Che cos'è il futuro musicale secondo voi?  È quel rumore assordante che ci propinano le discoteche il sabato sera? Quel "boom boom boom boom" senza arte e senza parte? (e senza partitura) cos'è il futuro musicale? Tutte ste puttanate revivalistiche che ci passano le radio ogni giorno? Oppure i ritmi secchi e asmatici alla Britney Spears? È questa la musica del futuro? Giusi Ferrero è la musica del nuovo millennio? 

Quando ero piccolo credevo che nel 2000 ci sarebbero state le macchine volanti, gli androidi ed enormi metropoli futuristiche, e soprattutto musica realmente futuristica! Di quel futuro si è avverato solo il piattume della società e la meccanizzazione dell'animo umano. Musicalmente siamo rimasti fermi nel tempo, mentre invece un gruppo tedesco di nome Kraftwerk STUDIAVA il futuro a tavolino oltre 40 anni fa; studio meticoloso, attento, perfetto, quasi scientifico, che hanno portato due studenti di conservatorio a cambiare la loro musica classica trasformandola in qualcosa di meccanico, freddo, minimale, robotizzato, ma che esprimeva al meglio il loro concetto di futuro, eppure dietro quelle note gelide c'era probabilmente più anima di qualsiasi canzoncina romantica dei giorni nostri, in quelle musiche volutamente ripetitive e apparentemente senza sentimento vi era un tocco di romanticismo da pelle d'oca (provate a riascoltare "Neon Light" a distanza di tutti questi anni!). Vengono definiti gli operai del rumore, i tecnici del suono per eccellenza, la loro è "anarchia organizzata",  il concetto che si nasconde dietro le loro composizioni lascia di stucco!  Quella dei Kraftwerk non è solo musica elettronica da ballare o da ascoltare, i loro dischi sono concept album di natura scientifica! Attraverso questi rumori organizzati ci raccontano storie, parlano del futuro dell'umanità, un futuro dominato da macchine, calcolatori, computer, robot, un futuro visto con ottimismo(mai si sarebbero aspettati che questo futuro ci avrebbe fottuto!). 

Il loro minimalismo sonoro è geniale! Un modo di unire così stupendamente il suono robotico a quel pizzico di sonorità umana non si è più visto! (cioè come loro nessuno).  Pionieri dell'elettronica in assoluto, dopo di loro.. tutto il resto! Dalla Techno commerciale, alla dance music e così via, ogni gruppo Rock con cadenze elettroniche, ogni dj produttore, ogni fottuto musicista di questo pianeta è stato influenzato tecnicamente dai Kraftwerk, creando sia buoni risultati (Bowie, Depeche Mode, e compagnia bella... fino ai moderni Daft Punk e Chemical Brothers, che dietro la loro musica dance da impasticcati si nascondono omaggi e influenze a non finire verso il gruppo tedesco), sia risultati vergognosi, come la moderna techno commerciale da discoteca, che prende l'idea base e "studiosa" dei Kreaftwerk stravolgendola completamente e usandola solo per aumentare i battiti e far ballare gli ubriachi il sabato sera (non c'è arte! Sono partiture fatte al pc in sei ore!, basate solo sul tunz tunz tunz e  questo tipo di Techno è vergognoso, ed è un offesa a chi ne faceva un arte decenni fa!,e fortunatamente i Kraftwerk col tunz tunz non c'entravano nulla!)

I maestri del suono meccanico si presentano al nuovo millennio con questo doppio cd/dvd che ogni appassionato di elettronica dovrebbe venerare meglio delle chiappe della propria fidanzata e masturbarsi di fronte al loro live show, in cui ci propongono un'idea "passata" del futuro! (sullo schermo vengono proiettati i calcolatori anni 80 e gli effetti grafici del commodore 64) attualizzandola alle tecnologie moderne (la loro attrezzatura attuale è composta da computer portatili della Sony collegate a sintetizzatori, mixer e campionatori poggiati su eleganti piedistalli) i suoni sono puliti, perfetti, nel doppio dvd è possibile scegliere l'audio in dts! Un orgasmo per le orecchie.  La gioia del fan è quella di vedere i Kraftwerk vecchio stile, attualizzati ai mezzi moderni, ma che comunque rimangono fedeli allo stile che li ha resi famosi, la mia paura era quella di vederli TROPPO attualizzati, e magari mettersi a farci ballare tutti con ritmi acidi alla Chemical brothers, e invece no, loro sono i padri di questo genere, uomini di mezza età, maturi, maestri, e matematici del suono, si presentano sul palco immobili di fronte ai loro computer, composti, in giacca e cravatta, con i loro fans di sempre, e qui la professionalità fa la differenza tra allievi e maestri. Alle loro spalle un maxischermo in cui vengono proiettati disegni minimali, filmati in bianco e nero della vecchia Europa, immagini del tour de france, e mille diavolerie psichedeliche fatte di pixel di PC anni 80... 

C'è spazio per ballare (ma in maniera composta) con le loro riproposizioni moderne dei brani più famosi, ma prima di far vedere i Kraftwerk del 2000 è giusto ricordare chi sono e cosa hanno fatto, e non c'è nulla di meglio che iniziare il concerto con "The mean Machine"! A dir poco orgasmica l'introduzione, con la gente in delirio appena si odono le prime note, lo schermo che proietta le famose parole ripetute "machine machine machine machine" e loro immobili che suonano i PC!  Provo ogni volta una sorta di orgasmo.

Le tracce vecchie riproposte con un sound più modernizzato non deludono affatto, la magia anni 70/80 rimane intatta, ma al tempo stesso la qualità del suono raggiunge livelli di dettaglio e perfezione massima!

I due CD presentano le canzoni più belle dei loro live show; abbiamo una riproposizione stupenda di "The Model" e una quasi commovente "Neon Lights" cantata dal vivo, una potentissima "Numbers" che scrosta anche i muri di casa (senza però cadere nell'acidità danzereccia moderna), una nostalgica "Pocket calculator" (nel dvd mentre suonano sorridono... come se ricordassero felici i vecchi tempi, quando si presentavano dal vivo nelle trasmissioni televisive con i calcolatori veri attaccati all'impianto stereo! E la batteria elettronica a mano costruita in casa!!.. che bei tempi!!!!!), di fronte a questo ben di dio di classici, le nuove canzoni tratte dall'ultimo album "Tour de France" non sfigurano affatto, il timbro è più dance, ma le tecniche Kraftwerkiane ci sono tutte! Il rumore dei raggi delle biciclette, il respiro affannato dei corridori, il battito cardiaco, tutto campionato su ottime melodie e dinamici Beat futuristici, un capolavoro! Da avere a tutti costi.

Consigliato il doppio dvd! Vederli dal vivo è qualcosa di maestoso, vedere questi quasi 60enni che giocano con la musica elettronica in maniera matura e professionale facendo impallidire tutti questi baldi giovani che vogliono fare i reucci della dance, è una cosa sublime! Soltanto il pezzo di "Trans Europe Express" vale il prezzo del dvd, con le proiezioni dell'epoca in bianco e nero dei treni che viaggiano in Europa, con la cinepresa attaccata a pochi centimetri dalle rotaie, è un puro viaggio psichedelico fatto di riprese reali! Il passato che diventa futuro. Un concerto capolavoro.

Tornare indietro per scoprire il futuro. Inchiniamoci tutti!

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