I Kreator per festeggiare i loro 30 anni di carriera, con ben 11 album alle spalle tra cui i più importanti "Pleasure to Kill", "Endless Pain", Extreme Aggression" e "Coma of Souls" hanno scritto un bel pezzo di storia del thrash metal teutonico che si differenziava da quello Americano per la maggior velocità e brutalità e le melodie erano molto ridotte.

Per festeggiare il loro anniversario i Kreator pubblicano il loro dodicesimo album intitolato "Phantom Antichrist" sotto l'etichetta della famosa Nuclear Blast.

Il sound che ci propone il leader Mille Petrozza & Co. è differente rispetto al precedente "Hordes of Chaos", ovvero il thrash metal veloce e "malato" che ha caratterizzato la band per tutti questi anni viene un pò ridotto e fanno più spazio all'heavy metal classico (precisamente NWOBHM) e alla melodia.

L' idea di proporre questa sorta di heavy/thrash metal è buona, e in alcune canzoni come "United in Hate", "The Few, the Proud, the Broken", "Your Heaven, My Hell" sono l' esempio migliore di questa nuova proposta musicale dei Kreator, mescolando il thrash metal veloce e brutale con la melodia rendendo le canzoni più orecchiabili ed interessanti. Anche se devo dire che le uniche canzoni che sono nel vero stile dei Kreator sono la title-track che è stata estratta come singolo, ed è il pezzo migliore dell'album grazie ad un ritornello semplice ma coinvolgente e con un assolo fantastico, l'altro pezzo è "Civilisation Collapse" con un intro lento di chitarra e batteria che al primo ascolto sembra un invito alla pace, ma poi arriva l'urlo di Petrozza più incazzato che mai che si scaglia contro la società.

La melodia che è stata inserita in quest'album, purtroppo, ha anche degli aspetti negativi ad esempio la canzone "From Flood into Fire" è il pezzo che molti hanno criticato per la sua eccessiva quantità di melodie ed infatti sembra di ascoltare un pezzo power metal, e i vecchi fan dei Kreator non l'hanno accettato, io personalmente lo trovo un pezzo discreto e molto orecchiabile. In quest'album è stata inserita anche una semi-ballad intitolata "Until Our Path Cross Again", una mossa piuttosto bizzarra da parte di Mille Petrozza, ed è anche questo un motivo per cui i vecchi fan hanno "bocciato" l'album, ed effettivamente non è un bel pezzo.

Complessivamente "Phantom Antichrist" è un buon album per festeggiare 30 anni di carriera per una delle migliori band thrash metal d'Europa. Lo consiglio a qualsiasi amante del metal o a chi interessa del thrash metal orecchiabile.

Elenco tracce e video

01   Victory Will Come (04:14)

02   Until Our Paths Cross Again (05:49)

03   Phantom Antichrist (04:31)

04   Your Heaven, My Hell (05:53)

05   Mars Mantra (01:18)

06   Civilization Collapse (04:13)

07   The Few, the Proud, the Broken (04:37)

08   Death to the World (04:53)

09   From Flood Into Fire (05:26)

10   United in Hate (04:31)

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Altre recensioni

Di  Hellring

 "Phantom Antichrist è un lavoro diverso, che riprende alcuni elementi ma li rimodella secondo nuovi stilemi."

 "La ricerca melodica non è fine a se stessa, ma si concatena con il classic sound dei Kreator."