C'è un Italiano, un Inglese e un Francese....
Oppure; c'è un Italiano, un Francese e un Tedesco....
Difficilmente nei discorsi quotidiani entra anche lo Svizzero.
Però negli anni '80 il Metal aveva la sua buona dose di rosso-crociati.
Come i Krokus. Ragazzi che Band....

Fondati da Chris Von Rohr, batterista, poi cantante e successivamente bassista.
E meno male che non erano un'orchestra, altrimenti si faceva tutto il giro degli ottoni e dei fiati.
In sequenza, lascia la batteria per far sedere allo sgabello Stefano Pace.
Poi prende in mano lo Shure SM58 e dopo poco, Marco Storace lo mette a tacere gridandogli nelle orecchie "IA-DANTA" (Headhunter).
A questo punto convince Remo Spadino a farsi da parte e si mette a suonare il basso.

Apro una parentesi sul mitico Remo Spadino.
Remo Spadino, aveva fatto del suo meglio per la registrazione del primo album dei Krokus.
Soprattutto per la prima song "Majale", open track del disco d'esordio.
Ne parlava con tutti di questa canzone, pezzo registrato su 64 tracce e ben 58 dedicate allo Spadino.
Incisioni, sovra incisioni, tagli, aggiunte, attacchi, battute, riff, raff e tanto altro.
Remo Spadino non ha mai voluto cancellare nulla nella sua prima canzone.
Tanto da lasciare la band perché "di Majale" non si scarta niente".

Tirando le somme, alla registrazione del loro sesto disco in studio, troviamo l'eclettico Von Rohr, Pace e Storace. Ai quali si aggregano Vor Arb e Kholer alle chitarre, giusto perché una band Metal ha anche bisogno di rhythm and lead Guitars.

Pronti, partenza, via con questo attesissimo Headhunter.
Dietro il mixer, abbiamo il produttore di Judas Priest e Def Leppard, di cui potrei citare il nome, ma non è importante ai fine della recensione.
Il primo pezzo è stratosferico, "Headhunter" è una vera bomba Metal degna della prima NWOBHM.
Il testo rimane nella mediocrità e non ha apici indimenticabili, basterebbe citare la frase "Sesso, droga e rock'n'roll, sono la mia tazza di tè" e meno male che non sono la tazza del cesso.

Il resto del disco si amalgama bene e resta sempre al top.
Mi piace ascoltare "Night Wolf" molto Accept.
E scopro nel pezzo "Ready to Burn" un cameo di Rob Halfors sul ritornello.

Disco di platino negli Usa, in Canada e in Svizzera.
Nel 1983 me lo sono comprato anche io.
E ho fatto bene.
Metto foto del retro del disco, molto più bella della copertina.

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