Fare una cover è un'operazione davvero difficile. Lo è ancor di più se, come spesso accade, le canzoni prescelte sono già dei capolavori nella versione originale.
Paradossalmente si dovrebbero rielaborare pezzi di seconda scelta, per cercare l'idea giusta che li trasformi in qualcosa di speciale.

Invece il duo milanese sceglie alcuni fra i migliori pezzi della produzione musicale italiana passata e recente seminando disastri e pasticci. Gli arrangiamenti elettronici scelti per certi pezzi, superflui nel loro artificioso barocchismo, sono assolutamente fastidiosi ("Tutto fa un po' male", "Un giorno dopo l'altro").
"Annarella" dei CCCP viene infarcita con un insipido beat che toglie la grezza malinconia dell'interpretazione di Giovanni Lindo Ferretti.

L'impressione ovunque nel disco è che l'aggiunta di suoni, campionamenti e quant'altro sia solo di facciata, non c'è una vera rielaborazione del tessuto musicale. L'idea è sempre la stessa e l'artificiosità dei suoni svilisce la bellezza dei pezzi.
Si salvano gli episodi dove la mano è meno pesante ("Estate", "La costruzione di un amore") mentre il misfatto più grave viene compiuto ai danni di Paolo Conte, la cui splendida "Via con me" viene stuprata con un improponibile ritmo accelerato che meriterebbe una querela.

I La Crus, che già nel primo disco avevano proposto la loro bella rilettura de "Il vino" e "Angela", dovrebbero tornare alla naturalezza dell'esordio facendo risaltare il cantato più che i suoni freddi del digitale. "Giugno '73" seguiva proprio questo percorso ma è rimasto un episodio isolato all'interno di un disco da dimenticare.

Elenco tracce e video

01   Estate (04:25)

02   Pensiero stupendo (04:20)

03   Tutto fa un po' male (04:16)

04   Insieme mai (04:20)

05   Annarella (04:22)

06   Via con me (03:37)

07   E penso a te (03:46)

08   Giugno '73 (03:48)

09   L'illogica allegria (03:29)

10   Un giorno dopo l'altro (03:42)

11   La costruzione di un amore (04:51)

12   Vorrei incontrarti (04:06)

13   Ricordare (04:04)

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Altre recensioni

Di  JpLoyRow3

 ‘Crocevia’ è, a mio avviso, il capolavoro dei LaCrus.

 Con un colpo da biliardo danno ritmo ad una canzone tutta bassi come ‘E penso a te’.