Durante i loro trent'anni di attività, i Laibach ci hanno abituato a sperimentazioni estreme, cambi repentini di stile e provocazioni continue e "Volk" non fa eccezione. Il titolo ("Popolo" in tedesco) suggerisce ampiamente la tematica dell'album: si tratta infatti di una raccolta di inni nazionali reinterpretati da Milan e compagni, con l'ausilio degli ottimi Silence (semi-sconosciuta band elettronica slovena) e di Mina Spiler.

Lo stile dell'album è decisamente meno violento e aggressivo rispetto al precedente "WAT", i tipici ritmi scanditi e marziali sono meno pesanti e la voce di Fras, seppur sempre bassa e cavernosa, diventa a tratti un bisbiglio. Abbandonate le chitarre elettriche, i Laibach puntano su una miriade di effetti elettronici estremamente dosati e ricercati, a volte dolci ed armoniosi, a volte disturbanti quasi fossero interferenze.

Per quanto riguarda i contenuti, è gravemente riduttivo affermare che "Volk" sia un album di cover di inni nazionali. In passato i Laibach ci hanno insegnato come si può prendere una canzone di successo e rivoltarla completamente dal punto di vista musicale e del messaggio (mi viene in mente "Opus Dei" sinistra cover degli Opus), per cui l'inno di una nazione diventa il pretesto per esprimere opinioni in merito ad essa, positive o negative si intende. Il progetto si rivela quindi molto interessante, anche perchè vengono mantenute alcune parti dei testi originali, contestualizzati in una critica spesso feroce. Tra i pezzi migliori, il singolo "Anglia" è un ritratto non proprio benevolo degli inglesi ai quali viene rinfacciata la spocchia, mentre "America" spara a zero sull'imperialismo USA. Il tono del vocalist Milan non è quello arrabbiato di sempre, ma quello di un padre che esorta, richiama, rimprovera, coccola i propri figli.  "Germania" e "Türkiye" sono altri due brani davvero notevoli per intensità e tensione, è più debole invece "Italia", musicalmente troppo legato all'inno di Mameli. "Francia" e "Rossiya" sono decisamente orecchiabili, forse troppo. Rimangono per me più difficili da decifrare "Zhonghua" (Cina), "Nippon", "Slovania" (dal quale è stato tratto un singolo), visto che non conosco i relativi inni. Chiudono l'album due pezzi strumentali "Vaticanae" e "NSK" l'inno della nazione internazionale di artisti fondata appunto dai Nostri.

In generale "Volk" è un unicum nella storia della musica, porta all'estremo il concetto di cover, e sul progetto di per sè non si può dare altro aggettivo se non "geniale". Dal punto di vista dell'ascoltatore, assistiamo ad un album assolutamente godibile, mai noioso e piuttosto ricercato. I fan della prima ora di "Brat Moj" potrebbero storcere il naso davanti ad un lavoro decisamente più accessibile, mi sento comunque di consigliarlo anche a loro, come a tutti del resto, a patto che non abbiate in astio l'elettronica ed il synth.

Elenco tracce testi samples e video

01   Germania (04:05)

02   America (04:51)

03   Anglia (03:39)

So you still believe you're ruling the World,
Using all your tricks to keep the picture blurred.
Scatter your enemies, confound their politics,
So you still believe you're ruling the world...
God save your gracious Queen,
Long live your noble Queen.
God save your gracious Queen,
God save you all!

So you still believe you're superior,
And all other nations are inferior,


Any sedition hushed, rebellious Scots crushed,
So you still believe you're superior,
God save your gracious Queen,
Long live your noble Queen.
God save your gracious Queen,
God save you all!

So you still pretend you're ruling the World,
Using all your tricks to keep the picture blurred...
So you still pretend you're ruling the World,
Using all your tricks to keep the picture blurred...

04   Rossiya (03:54)

05   Francia (04:13)

06   Italia (04:49)

07   España (03:12)

Triunfa España

Let us sing, comrades,
the great battle song,
our fierce voices
shall prove we're strong

soldiers, the country
calls us to the fight.
we swear to her loyalty
to conquer or die.

Triunfa españa – el fantasma de la Edad de Oro
brave is your Jesus – El Toreador!

the fire of battle
the trumpet of war,

affrighting the greedy,
the cannons now roar.

Raise your arms, sons
and daughters of spain,
this glorious nation is
emerging again.

Triunfa España!
Los yunques y las ruedas,
cantan al compas
del himno de la fe.

Gloria, Gloria, crown of the poor,
brave is your Jesus – El Toreador…
Gloria, Gloria, crown of the poor,
dark was your Jesus – El Conquistador!

08   Yisrā'el (03:05)

09   Türkiye (04:31)

10   Zhōnghuá (03:48)

11   Nippon (07:29)

12   Slovania (04:05)

13   Vaticanae (02:54)

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