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Nel panorama dell’odierna letteratura horror è possibile – oltre alla narrativa dei vari Stephen King e Clive Barker, autori che si sono allontanati dalla lezione del fantastico Cosmico di H. P. Lovecraft in favore di ambientazioni in cui l’orrore tende ad essere ancorato a una “visione” antropocentrica della realtà – trovare un filone più oscuro e visionario che rinnova la tradizione del “weird” attraverso la contaminazione dei generi. In questa prospettiva si inseriscono così scrittori come Thomas Ligotti , di cui per fortuna si incomincia a parlare anche in Italia, John Langan, Simon Strantzas e Laird Barron. Quest’ultimo ha già ottenuto diversi riconoscimenti in passato vincendo nel 2007 e nel 2010 lo Shirley Jackson Award e nel 2014 il Bram Stoker Award grazie a raccolte di racconti come The Imago Sequece And Other Stories, Occultation And Other Stories, The Beautiful Thing That Awaits Us All e il romanzo breve Mysterium Tremendum. E proprio un’altra sua opera lunga ovvero La cerimonia (The Croning – 2002) viene ora pubblicata dalle sempre più agguerrite Edizioni Hypnos di Milano di Andrea Vaccaro. In realtà di Laird Barron si era già parlato nel secondo numero della rivista Hypnos in cui Andrea Bonazzi presentava l’autore e il suo racconto L’Intimidatore, un’originale pastiche di western e Orrore Cosmico Lovecraftiano. La traduzione de La cerimonia, molto attenta, è affidata alla competenza dello stesso Bonazzi, sicuramente uno dei maggiori esperti di horror italiani mentre la grafica di copertina è di Ivo Torello e si allontana, a mio giudizio fortunatamente, dallo stile troppo minimale e scarno della collana Biblioteca dell’immaginario.

Dico subito che La cerimonia è un grande e ponderoso romanzo di horror contemporaneo che mostra come sia possibile scrivere oggi narrativa Cosmica di stampo lovecraftiano in maniera originale e fresca pur restando inevitabilmente ancorati ai modelli originali. Curiosamente il titolo richiama quello di un altro romanzo horror ovvero Cerimonia di sangue (The Ceremonies -1984) di T.E.D. Klein: i 2 libri hanno in comune la chiara influenza dello scrittore gallese Arthur Machen. La cerimonia è ben scritto e la trama è sapientemente congegnata. Lungo le sue 348 pagine non manca la suspense e c’è un uso sapiente dell’atmosfera. Il fatto di riuscire a mantenere un senso genuino di terrore senza dover ricorrere a effetti grossolani avrebbe sicuramente incontrato il gradimento di H. P. Lovecraft. Ci troviamo di fronte a una sorta di fantastico antropologico: il protagonista Donald Miller è un geologo con un passato nebuloso costellato di avvenimenti oscuri e imperscrutabili: dai suoi ricordi di ricercatore emergono paurosi frammenti sconnessi che sembrano far presagire l’esistenza di un Culto segreto propagato da i fantomatici “Figli dell’Antica Sanguisuga”. Questo “culto innominabile” richiama quello del Piccolo Popolo evocato da Machen. È il classico libro che qualsiasi seguace dei Miti di Cthulhu vorrebbe leggere. Uno dei maggiori pregi, a mio avviso, è l’uso di una genuina atmosfera onirica in cui l’Incubo riesce a farsi strada e penetrare in modo sottile nella quotidianità. Forse il ritmo è delle volte troppo lento e l’impressione è che il romanzo sia troppo lungo. Tuttavia si tratta senza alcun dubbio di un piccolo classico del genere “weird” da riscoprire e rivalutare assolutamente.

La cerimonia è un volume che tutti gli appassionati di narrativa fantastica e i cultori dell’horror meno triviale dovrebbero far proprio senza esitazione alcuna. Il volume si può acquistare direttamente nel negozio online delle Edizioni Hypnos o su Delos Store o su Ibs.

Laird Barron “La cerimonia” – – 347 pagine – 2016 – Euro 17,90 – ISBN 9788896952306

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