Giunge dopo tre singoli l'esordio alla lunga distanza degli LCD Soundsystem - ossia James Murphy, creatore della label DFA insieme a James Goldsworthy - e si può dire che l'attesa non è stata vana. Da ormai due anni il nome DFA è diventato sinonimo di revival punk-funk, e, dopo la sbornia di popolarità dei loro protetti The Rapture, non c'è stata rivista che non abbia incensato qualsiasi cosa da loro sfornata. Comprensibile quindi l'hype cresciuto attorno all'uscita di questo disco, come è comprensibile anche la paura di trovarsi fra le mani un prodotto mediocre. Cosa che non accade, visto che il buon Murphy costruisce un ottimo album, musicalmente vario e ispirato, la cui unica pecca può forse essere quella di voler accontentare sia i fedeli seguaci DFA, sia ascoltatori meno adusi al beat elettronico, col pericolo di scontentare entrambi.
L'album spazia dall'incedere ipnotico di Too Much Love, al tipico sound DFA di On Repeat, ai beats austeri e molto kraftwerkiani di Thrills e al groove electro di Tribulations. Sono però le tracce che si allontanano dal territorio sonoro tipico degli LCD quelle migliori: l'opening Daft Punk Is Playing At My House, condotta da un basso "che pompa", la tensione post punk con tanto di sferragliare chitarristico (un'assoluta rarità da queste parti) di Movement, il quasi ambient della finale Great Release, fino a Never As Tired As When I'm Waking Up, improbabile ballad a metà fra i Pink Floyd primi anni'70, e i Beatles di Let It Be.
Con soli 15 euro vi porterete a casa l'album, e il bonus cd con tutti i singoli prodotti dai nostri, Losing My Edge inclusa.
"Believe the Hype".
Carico i commenti... con calma