"La guerra è lavoro per tutti'' (Frank Zappa)

A dieci esatti dalla scomparsa (Los Angeles - 4 dicembre 1993), l'etichetta francese "Chant Du Monde" ha appena pubblicato questo omaggio a Frank Zappa, musicista totale, non classificabile per eccellenza, perchè in grado di spaziare dal rock, alla musica classica, all'elettronica, al jazz ed alla sperimentazione estrema. Il disco sembra giungere proprio per ricordarci quanto manca il talento, la capacità di essere "contro" e l'immensa ironia del baffuto musicista americano. Ironia, dicevamo, già presente nello stesso titolo del tributo, che riesce a strappare un sorriso e che tanto sarebbe piaciuto a Zappa.

La genesi del disco è spiegata nelle note di copertina. L'idea nasce verso la metà degli anni '90, partendo da una domanda per niente retorica: "interessa ancora la musica di Zappa?" Se nel rispondere ci dovessimo limitare all'osservazione della maggior parte dei media e dei normali circuiti di distribuzione, del resto mai amati da Zappa, la risposta probabilmente sarebbe negativa. Infatti, nonostante la discografia ufficiale di Zappa contempli circa 100 ore di musica, suddivise in 58 (!) album, rappresentando una sorta di monumentale e multiforme corpus musicale, non si riscontra nei suoi confronti un interesse che potremmo definire diffuso. Al contrario, tale interesse è sempre vivo in chi ha avuto modo di conoscere la sua musica e in tantissimi musicisti, per i quali rappresenta fonte quotidiana di ispirazione.

Fra questi, vi sono i quelli della big band jazz francese “LeBocal”, che con questo lavoro sperano, da una parte, di incoraggiare tutti coloro che non conoscono bene la musica di Zappa ad approfondirne la conoscenza, dall'altra, di dare un'occasione in più a tutti i suoi fans per appurare fino a quale punto la sua opera sia “ricca di nuove e ancora inesplorate strade”. Infatti, sempre nelle note di copertina, viene specificato che l'album è dedicato "a tutti i fans di Frank Zappa passati, presenti e futuri attraverso il mondo".

Accompagnati dalla talentuosa pianista romana Rita Marcotulli -“thanks for her incredible italian cook, italian smile & italian inspiration” :) -, dal violinista francese Laurent Zeller e dal trombonista americano Glenn Ferris, i LeBocal hanno, dunque, dato vita all'interpretazione di 11 brani scelti fra la produzione musicale di Zappa. Il risultato è un disco entusiasmante, che vuole essere rispettoso delle strutture melodiche originarie e nel contempo “Absolutely free”. Paradossale come spesso lo era Zappa. La musica, mai come in questo caso, non si può e non si deve descrivere. Scopritela, non ve ne pentirete.

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