Dalla reazione alla recensione del "Live On Blueberry Hill", ho potuto capire che c'e' ancora tanta "fame" di Led Zeppelin, così ho deciso di presentare un episodio molto importante, sebbene artisticamente trascurabile, della carriera dei nostri.

Veniamo alla descrizione: agosto 1979, il concerto di Knebworth è attesissimo, si prevede suoneranno di fronte a 300.000 spettatori, e poi erano due anni che non suonavano dal vivo; la loro ultima esibizione in patria risaliva addirittura al maggio del 1975! I Led Zeppelin erano carichi, avevano un album pronto ("In Through The Out Door", che sarebbe uscito poco dopo) e non vedevano l'ora di tornare a fare ciò che meglio sapevano fare: suonare dal vivo!!

Il concerto durerà oltre 3 ore nelle cui i nostri si vede che danno il massimo, il repertorio in scaletta e' ampissimo, si comincia con "The Song Remains The Same" come nell'ultimo tour del '77, "Celebration Day" fa il suo ritorno in scaletta dopo l'american tour 1973, Plant ne' da un interpretazione a metà tra la versione in studio e quella del citato tour. Si prosegue con altri due brani assai energetici "Black dog" e "Nobody's Fault But Mine": sarà un concerto duro, di impatto, senza nemmeno il set acustico. "Over The Hills And Far away" precede altri due graditi ritorni dal tour '73: "Misty Mountain Hop" e "Since I've Been Loving You", allora venivano suonate in un unico continuum legate da un assolo di Page, ora sono due pezzi a se stanti. I 18 minuti di "No quarter" sono l'unica maratona del concerto, e' il brano che esalta le doti di John Paul Jones, così come il successivo "Ten Years Gone" che lo vede impegnato con una chitarra speciale a tre manici e pedali di basso! I Led Zeppelin anunciano un brano nuovo album: è "Hot Dog", eseguita fedelmente. "The Rain Song" per la prima volta e' eseguita da sola senza piu' seguire "The Song Remains The Same", quindi Jimmy Page si accomoda su una sedia ed esegue in solitudine "White Summer/Black Mountain Side" che confluiscono nella monumentale "Kashmir".

E' il momento di tornare all'hard rock e i Led Zeppelin sfoderano tre perle: "Trampled Underfoot", "Sick Again" e "Achilles' Last Stand", quest'ultima forse la migliore performance della serata. Non può mancare l'assolo di Page con l'archetto che qui introduce "In The Evening", con Jimmy che passa alla Fender Stratocaster!! E siamo alla fine con "Stairway To Heaven" che genera la meritata ovazione del pubblico. Non c'e' concerto senza bis, e i Led Zeppelin eseguono 3 superclasssici: "Rock And Roll", "Whole Lotta Love" con un nuovo arrangiamento, e il gran finale con "Heartbreaker".

Un concerto che può lasciare senza fiato, ma che lascia anche tanto amaro in bocca e taaaaaaanta nostalgia degli anni migliori. Jimmy Page non suona per niente bene: gli assoli sono confusi e poco ispirati e commette anche qualche errore; Robert Plant non raggiungeva più gli acuti dei primi dischi già nel 1973, qui ha perso molto anche come timbrica rendendo male nei classici e non bene persino nei brani più recenti. Bonzo suona in modo diligente, ma senza più la sua nota energia, risultando alquanto fiacco. E anche J.P.Jones mostra un involuzione, quantomeno nel suono. Insomma, un concerto che può essere apprezzato solo dai fan, ma da evitare per tutti gli altri!

N.B. il concerto è reperibile integralmente come bootleg, anche in video, sia la data qui recensita che quella dell'11 agosto, quasi identica per scaletta e qualità, ma la parte rimasterizzata del dvd ufficiale, per quanto incompleta, è di gran lunga il documento migliore sui concerti di knebworth.... due tappe di storia!

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