I Legittimo Brigantaggio, sono una band musicale di ispirazione folk/combat folk del basso Lazio, ricca di energia che pone questo genere come un'alternativa all'espressione artistica nel nuovo contesto musicale italiano. Ascoltando l'opera prima di questi ragazzi di Latina e leggendo il titolo si capisce subito che puntano a far vivere sensazioni di passioni, di amori, sentimenti di rabbia.
"Senza troppi preamboli", senza troppi fronzoli incidono nel linguaggio e nelle musiche come in "Colpo grosso all'Asinara", il punto più alto raggiunto nell'album che vede la partecipazione di Stefano Fiori dei Ratti Della Sabina. Un brano dalla forte vena polemica che critica il malcostume della politica italiana(di questi tempi poi). Il disco ospita anche altre voci importanti,contributi brillanti del panorama folk-rock italiano degli ultimi anni. Vi sono Marino Saverini dei Gang, che recita, narra, la sua "La lotta dell'Inverno"; Enrico Capuano alla voce in "Piccola leggenda" ("trema la gente vestita di terrore, trema scaltra al passaggio del sognatore"); Sebastiano Ciccarelli del gruppo operaio di Pomigliano d'Arco "E Zezi" in "Tutto è merce", "Tammurriata dei carcerati" e "Alla macchia"; ancora Roberto Billi dei Ratti della Sabina in "Le scatole parlanti".
"Senza troppi preamboli" è un disco fuori dal tempo, slegato dalla modernità che scorre inesorabilmente, un disco però allo stesso tempo dallo spirito fresco, un combat folk dai tratti ironici sempre in bilico tra antiche immagini arcaiche, suggestioni e rivisitazioni più contemporanee. Le tracce del disco scorrono fluide tra squilli di trombe, banjo, sfarfallii di clarinetto,tamburelli, archi ("La notte del destino") fisarmoniche che fanno da sfondo ad una festa di paese dal sapore tradizionale ("Branko"), il legame con la propria terra con il dialetto pontino ("Firmamenti a catene"). Vi è Napoli che si tinge d'oriente ("Alla macchia"). Sono tutte storie e immagini di luoghi dimenticati. E' proprio questo senso del luogo e del popolare ricco di suggestioni che regge le fondamenta del disco. Un linguaggio davvero ricercato il loro rispetto alla maggior parte dei gruppi folk per la raffinatezza dei loro testi e la scorrevolezza del loro linguaggio musicale (con arrangiamenti fantasiosi). L'impressione è molto buona, fin dal primo ascolto. I Legittimo Brigantaggio formano un gruppo che ben promette, molto affiatato all'insegna di una musica intelligente e rappresentano oggi una nuova realtà musicale emergente, grintosa ed eclettica con una voglia costante di invitare a riflettere anche con robusti dosi di ironia.
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