Nella societá giapponese, quadrata e conservatrice, l'avvento dell'anarchico rock non poteva che lasciare una scia di profonda devastazione, complice anche il generale diffondersi a livello globale di forti movimenti di protesta politica, soprattutto tra i giovani e gli studenti.

E cosí anche in Giappone non mancarono orde di giovani decisi a scendere in campo, ammaliati dalle sirene della libertá e della rivoluzione, decisi a non restare in dietro rispetto alle loro controparti occidentali, sia in campo musicale che politico, ma anzi di spostare ancora oltre il concetto di estremo.

Il picco fu raggiunto probabilmente dai Les Rallizes Dénudés, gruppo rock-ultraunderground nato da un colletivo studentesco militante di sinstra a Kyoto, decisi a scuotere il sistema fino a demolirne le fondamenta, a partire dalla musica, ma non solo.

E mentre tra le controparti occidentali furono e saranno molti i gruppi pronti a sbandierare al vento certe simpatie per poi pubblicare su major e vivere una vita da milionari (ogni riferimento a fatti o persone realmente esisteni e puramente causuale), al piú tardi nel 31 marzo 1970 tutti poterono convincersi che i ragazzi facevano dannatamente sul serio ed erano pronti a prendere misure anche drastiche per far valere la loro opinione. Infatti quel giorno alcuni membri del gruppo, armati di spade e una bomba artigianale dirottarono il volo 351 della Japanese Airline, insieme ad altri membri della Japanese Red Army, con l´intenzione di arrivare in Korea del Nord  (i passeggeri furono peró rilasciati a Seoul dopo che il pilota riuscì ad atterrarvi con l´inganno, dopo estenuanti trattative. I membri della JRA poi proseguirono e fuorono accolti come eroi dalle autoritá nordcoreane).

Ma anche nella gestione del gruppo e nel rapportarsi al music business il collettivo mostrò una totale dedizione ai proprio ideali e un assoluta incapacitá di accettare compromessi, tanto che a confronto i Fugazi, simboli dell´indie per eccellenza, sembrano quasi dei yuppie capitalisti: il gruppo infatti non possiede una vera e propria discografia, ne un vero arsenale di pezzi; esistono invece un'infintá di raccolte/registrazioni, perlopiú bootleg e di natura per lo piú al massimo "ufficiosa" in cui sono state immortalate le innumerevoli e piú disparate esibizioni dal vivo, in cui i 6-7 pezzi base dell´arsenale vengono di volta in volta storpiati nei modi piú inimmaginabili, tanto da risultare irriconoscibili rispeto alle altre versioni.

Nonostante ció nel tempo alcuni fan hanno deciso di produrre e raccogliere e "ufficializzare" qualche loro uscita di propria iniziativa, tant´è che col tempo si è creata una sorta di gerarchia tra le varie pubblicazioni, in cui alcune godono di una maggior reputazione rispetto ad altre (non si sa bene secondo quali criteri visto che per molti di base il gruppo ha passato tutta la vita a suonare un solo pezzo, ma mi fido degli esperti che spacciano il disco che sto recensendo per uno degli esemplari piú riusciti).

Ma come suonavano questi baldi e giovani ribelli? Una sorta di rock ultra-noise e dalle venature psichedeliche, per rendere bene l'idea prendete i Velvet Underground di Sister Ray, diminuite ulteriormente il fattore melodico e aumentate il noise, peggiorate notevolmente la qualitá del suono e spalmate il tutto per un cd, in teoria diviso in vari pezzi, ma potrebbe allo stesso modo anche trattarsi di un monotraccia.

Detta cosí potrebbe risultare robaccia inascoltabile, ed in effetti per certi versi lo è, sicuramente nulla a che vedere con i canoni di "bellezza" o "melodia" tradizionali, ma se l´idea di fondo vi attizza e magari sbavate per generi come il drone, il noise ed affini potreste rischiare un orecchio e addirittura scoprire, senza poterlo argomentare razionalmente, che questo album, in un modo o nell´altro ha la capacità di appassionarvi e di catturarvi nel suo gorgo ipnotico.

Insomma, per una volta si puó veramente affermare: una cosa al di la del bene e del male.

Elenco tracce e video

01   Strung Out Deeper Than the Night (15:33)

02   The Night Collectors (08:32)

03   Night of the Assassins (12:08)

04   Enter the Mirror (11:45)

05   People Can Choose (10:33)

06   Ice Fire (16:13)

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