Nonostante le premesse, il disco in questione è a tutti gli effetti un prodotto Fleetwood Mac. Credo sia doveroso riconoscerlo ad inizio recensione.

Poco prima di essere cacciato come l'ultimo degli stronzi, Lindsey ritrova un'antica intesa artistica con Christine.

Mick e John partecipano alle sezioni ritmiche e l'unico tassello mancante è quindi Stevie. Sarà questo il motivo per cui si è deciso di non intestare l'album alla band?

È giusto ricordare che Lindsey Buckingham e Stevie Nicks portarono i Fleetwood Mac in auge durante gli anni settanta e ottanta. Un gruppo fenomenale ma allo sbando, prima che Mick Fleetwood si imbattesse per caso in un brano del duo che lo conquistò.

I successi commerciali furono molteplici, nonostante il clima il più delle volte insostenibile a causa delle dipendenze e delle rotture tra le coppie storiche.

Nel frattempo il chitarrista confezionò dei lavori solisti all'insegna di un eclettico misto tra new wave e pop d'autore, e molte sue composizioni furono utilizzate proprio per i Fleetwood Mac; era quello il motivo principale, la band.

Ma bando alle ciance; le tracce sono dei richiami onesti ai fasti del passato che non disdegnano una produzione moderna. Christine ha ancora quel riconoscibilissimo timbro che ha segnato un'epoca, e Lindsey è il solito guitar hero che lascia il suo segno.

Proprio come il precedente disco Say You Will, il suono delle percussioni è catchy; sono dei settantenni, ma potrebbero dimostrare più dinamicità di un ventenne hit maker.

La perla del disco a parere di chi scrive è la canzone meno "pompata"; quel gioiellino di Love Is Here To Stay. La raccomando a chi apprezza il folk fatto bene, agli intimisti che si emozionano ancora per una voce ed una chitarra.

Non ho mai visto di buon occhio la mitizzazione nei confronti degli artisti; come quelle copertine con il solo leader della band sullo sfondo quasi a voler dire "sono io il leader di questo progetto, gli altri fanno da contorno".

Ma sono anche convinto che a Cesare debba essere riconosciuto quel che è di Cesare. E se la band non dovesse tornare piú sui propri passi, beh, sarebbe veramente un peccato lasciare questi brani nel dimenticatoio.

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