"Buongiorno a voi supermuscoli... Non ci resta altro da fare che metter sù una bella canzone..."
No, non mi accingo a recensire la soundtrack de "I Guerrieri della Notte", è solo che è con questo breve parlato che si apre la prima canzone ("Giorni Instabili") di "Veniamo in pace", album del 2001 degli Omini Verdi. Un Hardcore/Punk Melodico caratterizza la band lombarda, che in queste 10 tracce (9 se non contiamo l'"Intro") fà sfoggio dell' indubbia preparazione tecnica e di consigli non certo da buttar via (da "Masturbati": 'masturbati e vedrai, che ci riuscirai, lascerai alle spalle tutto ciò che vorrai')!
Okok, a parte le canzoni "leggere" (che riescono comunque a strappare un sorriso), i Nostri si destreggiano bene anche con canzoni dall'animo romantico (macchè dici? piirla...)(non d'amore, romantico come testi, ottuso)(ah), come in "Stella" (a parer mio la migliore di tutto l'album). Insomma, mettiamola così: le canzoni sono eseguite bene (il sound alieno fà sempre la sua porca figura), il disco è registrato bene (la P.O.T.A. Records non si smentisce), i brani possono esser ascoltati sia così tanto per cazzeggiare che che per riflettere sui testi di alcune canzoni (tipo "Non C'è Più Tempo", "Libero" ('Tu fai parte solo di ciò che mi è capitato stanotte... Ed è tutto merda', recita tra l'altro l'introduzione al brano) o "Cupido Ha Fallito Un'altra Volta") e l'invasione è già a buon punto (siamo in ogni ambasciata ormai...).
Insomma, occhio ai commenti o si rischia la disgregazione quantica... AWOOO (Rece scritta (peggio) con la cooperazione del Tullio e di Un Tale, ma anche no)
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