Se i Dream Theater vi piacciono è inevitabile non possedere i due Liquid Tension Experiment. Progetto partito e sviluppato da Mike Portnoy, bravissimo batterista appunto dei DM e spesso sopravvalutato. Accenni a "grandissimo e ineguagliabile" sono eccessivi. I confronti con i suoi illustri predecessori e maestri sono spietati. Cito dei nomi buttati là... Bill Bruford, Phil Collins, Neil Peart e John Bonham in primis per il Portnoy, Carl Palmer, Alan White altro monumento per il Mike, Simon Phillips, Jeff Porcaro etc. Insomma il ragazzo è un grande ma sbiadito dai confronti sopracitati. È un prog-metallaro e come tale suona.
Nel genere specifico forse è il migliore. Il progetto è ambizioso in partenza. Passano dei mesi dedicati alla ricerca della compilation ideale dei session men. Figura anche Trevor Rabin che alla fine diniega l'invito. PECCATO !! Di sicuro c'è il bassista universale Tony Levin, assoluta garanzia a livello intercontinentale. Jordan Rudess che all'epoca con il sublime batterista Morgenstein apriva il tour di Falling to... con esecuzioni prog-elettroniche che rischiavano anche di far indebolire i Dream Theater. Il Jordan è attualmente il miglior virtuoso in circolazione, finchè Wakeman ed Emerson non riaprono le custodie. Bravissimo e tecnicissimo. Il chitarrista alla fine che entra in sala d'incisione è il sicuro John Petrucci. Qui sta il nocciolo della questione. Da un lato niente da dire, dall'altro l'idea iniziale viene snaturata. Alla fine abbiamo un lavoro DM strumentale. Un limite anche discutibile sul risultato finale. Non oso pensare cosa sarebbe stato realizzato con un Steve Morse o un Trevor Rabin. Credo proprio di meglio. Il Levin fa la sua parte egregia ma senza tanto regalarsi. Più nome che spartito. I brani che effettivamente meritano... "Paradigm Shift", "Freedom of Spech", "Three Minute Warning".
È stato registrato in fretta e si sente. Le atmosfere sono spesso fredde e inospitali ma le note scorrono come la matematica a velocità esponenziali. Niente di scontato, mettete bene le orecchie ed il cervello collegati. Troverete connessioni con ELP, King Crimson, Yes, Rush, e metal della migliore fattura. Può essere pesante e stancante, ma del buon progressive non manca. I Liquid Tension suonano liberi, come in un sabato pomeriggio e liberano i loro desideri sullo strumento senza condizionamenti. Ma appaiono anche i loro limiti compositivi. Manca un pò di anima e classe. Interessanti.
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Altre recensioni
Di cliffburton86
Ogni strumento raggiunge l’apice, regalando all’orecchio melodie sublimi e irripetibili.
Signori, qui la fantasia sta di casa.
Di gilmour
È un bellissimo disco che merita un posto in ogni archivio di chi si intende di vera musica.
Ogni volta che ascolto 'State Of Grace' e 'Hourglass', mi vengono i brividi. È VERO.
Di GATTINATOR
Hanno trovato la giusta combinazione per rendere il sound dei Dream Theater più grintoso, esplosivo e innanzitutto completo.
Paradigm Shift e Universal Mind sono vere e proprie hit, mentre Three Minute Warning è una odissea sonora improvvisata.