Capolavoro - Capolavoro - Capolavoro - Capolavoro - Capolavoro (così siamo sicuri che appare come incipit!)

Avrei potuto limitarmi a commentare l'ottima rece di egebamyasi, ma voglio tentare un ulteriore contributo: non ascoltavo musica da parecchi anni, ed ultimamente sto recuperando il tempo perduto orientandomi con le recensioni di Scaruffi, Ondarock e, naturalmente Debaser (a proposito, conoscete qualche altro sito - serio - da consultare?)

Mi imbattevo spesso in questa Lisa Germano, che io scartavo a priori (Eggià, aveva un nome italiano, Sorry!). Ho ordinato - solo per curiosità il disco in questione: ad un primo ascolto disattento sembrava un pò Nico, un pò una Suzanne Vega agli esordi. Poi l'illuminazione: ogni canzone è un concentrato altamente infiammabile di Disperazione - Rassegnazione - Angoscia.

Il bello è che non occorre capire i testi - che so essere agghiaccianti - per rendersi conto delle emozioni che Lisa Germano vuole suscitare: la voce esile, sussurrata contrapposta alla struttura musicale studiata chirurgicamente di pianoforte, violini, chitarra classica, crea un mix di sensazioni per niente rassicuranti.

Le bellissime "Cancer of Everything", "Geek the Girl", "My Secret Reason", "Trouble" e "Cry Wolf" ascoltate di seguito rappresentano uno straziante percorso nell'intimo di una persona afflitta. "… A Psychopath" dovrebbe essere fatto ascoltare a chiunque non riesca ad immaginare la violenza psichica prodotta da uno stupro. Le rimanenti "Stars", "Of love and Colours" - sorta di tentativo di riconciliazione posto a fine disco - sigillano con una tinta di ottimismo un viaggio indimenticabile nella disperazione di una donna.

Non ho mai ascoltato un disco così intimo, personale, tanto da provare pena, tenerezza per chi lo rappresenta.

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