Beh i Litfiba. I "veri" Litfiba. Un bel po' di anni fa (credo fosse il 1998, c'erano i mondiali), avevo nella smemoranda di allora incollato il testo di "Regina di cuori" ritagliato dal Tutto (un must, a proposito, nn lo pubblicano più lo sapevate???). Mi piaceva perchè mi ricordava la comitiva dei soliti mitici. Uno di loro mi prestò la cassetta di "Mondi sommersi". Mi venne voglia di scoprire di più e andare a ritroso, perchè li avevo solo sentiti per conto terzi fino ad allora sapevo che c'era qualcosa d'altro. Mi recai in un negozio di dischi e scoprii che non esistevano greatest hits o raccolte ufficiali. Indecisa su che disco scegliere tra El Diablo, Terremoto e Spirito (ammetto di essermi fatta distrarre un attimo anche da Ricky Martin, oh "La copa de la vida" era il tormentone!) vidi questo e dissi "Vabè prendiamolo". Ascoltato non più di un paio di volte, finì accantonato, soppiantato dai cd molto più patinati e glamour che Pelù & Renzulli sfornarono in seguito. Poi la morte, i tori lochi e le bombe boomerang da una parte e le elettromacumbe e le stanze dell'oro dall'altra. Poche settimane fa la riscoperta. Cazzo, il rock ruvido delle chitarrone va ancora che è un piacere.

Trattasi di doppio cd con registrazioni live risalenti fino agli early '90, con un Pelù alla guida di una macchina tritasuoni allucinanti. In alcuni riff sembrano i più potenti Guns, arrangiamenti live coinvolgenti al massimo, Piero arringatore della folla plaudente con voce al massimo della potenza espressiva. Il booklet descrive tutti i dettagli di quei concerti e le formazioni che ruotavano intorno ai due (non voglio dire una cazzata immane ma mi sembra che anche capitan Fede Poggipollini abbia "turnato" con loro), la tracklist è veramente degna di nota. Non manca nessuno dei loro successi, in tutte le loro "epoche": si passa con disinvoltura da "Fata morgana" a "Proibito", da "Spirito" a "El Diablo", da "Goccia a goccia" a "Soldi". In totale 20 tracce per un viaggio sonoro nella storia del gruppo che incarna il vero rock italiano, ancora oggi che praticamente non esiste più. Assolutamente da ascoltare le versioni di "Cangaceiro" (imponente), "Sparami" e "Lacio drom". Da sole valgono se non l'acquisto (comunque non sono soldi buttati) almeno il download di questo doppio.

Dopo di questo, antologie a manetta sono piovute negli scaffali, doppi e tripli anche mid price fatti di tracce audio pescate a caso e masterizzate insieme per sfruttare l'onda emotiva dello scioglimento ma nessuna, e sottolineo nessuna, arriva al livello di "autenticità" di questo live in cui il feeling dei Litfiba col pubblico, col palco, col rock è così palpabile che sembra catapultarti in una dimensione live passata e mai più tornata. Adesso è tornato in heavy rotation in macchina e a casa perchè quello che è ormai storia non si deve dimenticare. . .

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