Parlare dei Litfiba significa tirare in ballo un pezzo importante del nostro rock, anche se forse oggi c'è ben poco da aggiungere a quanto è stato detto e ripetuto negli ultimi trent'anni. Tra i massimi alfieri della scena fiorentina ed italiana degli anni Ottanta, il gruppo sarebbe andato incontro a molti cambi di pelle, abbondonando rapidamente quelle personali sonorità new wave che ne avevano reso possibile il successo anche all'estero per avvicinarsi ad un rock più accessibile e meno affascinante. Al netto di scioglimenti e reunion, è indubbio che la fase più interessante rimanga quella dei primi anni Ottanta, maggiormente legata a quei suoni che venivano da Oltremanica ma sicuramente più sentita e suggestiva. Se da una parte è stato più volte affermato che non c'è alcun interesse a rendere nuovamente disponibile materiale fuori catalogo da decenni, con sommo dispiacere dei tanti appassionati, dall'altra è piacevole constatare come ogni tanto qualcosa venga comunque fatto uscire dagli archivi. Se un paio di anni fa erano stati finalmente ristampati, in vinile, "Eneide di Krypton" e "Live In Berlin" va fatto però notare che si trattava di un'operazione che riproponeva materiale molto vario, accostando in un unico cofanetto, "Live and Rare", dal prezzo improponibile, registrazioni degli esordi con brutture di quindici anni dopo, quando ormai i fiorentini si erano persi in un pop-rock assai banale. Il recente tour "Trilogia 1983-1989" è stato un modo per risuonare brani che mancavano ormai dalla scaletta da decenni, come "Elettrica Danza" e "Versante Est", noti ai fan più accaniti ma pressocché sconosciuti all'ascoltatore più occasionale.

Il Record Store Day, evento organizzato per invogliare a frequentare i negozi di musica e che vede la pubblicazione, per l'occasione, di dischi in edizione limitata, non è nuovo al marchio Litfiba, ma quest'anno la proposta è decisamente più interessante di quelle passate. Viene infatti per la prima volta ristampato il singolo "Luna/La Preda", pubblicato originariamente nel lontanissimo 1983. Il disco seguiva di un anno l'ep "Litfiba", esordio dell'ensemble fiorentino, e il gruppo naturalmente era ancora acerbo ma si notavano già quegli elementi che ne avrebbero contraddistinto il suono in futuro, almeno fino a quando Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo sarebbero rimasti della partita. Il disco originale è da anni ricercatissimo dai collezionisti, arrivando in più occasioni a raggiungere quotazioni folli: avere la ristampa non è certamente la stessa cosa, ma da almeno un'idea molto precisa di come doveva apparire il disco nella sua prima edizione.

Quella del 2014 si presenta in due differenti versioni, ovvero sette e dodici pollici, numerate, per la gioia di chi ci tiene ad avere proprio tutto del gruppo toscano. Se i brani in questione sarebbero stati più volte riproposti durante gli anni Ottanta, va sottolineato comunque che è la prima volta che vengono nuovamente resi disponibili in questa versione. "Luna" sarebbe divenuta per anni un pezzo cardine nella scaletta dei concerti e si può infatti ascoltare, oltre che nel leggendario "12/5/'87 (Aprite i Vostri Occhi)", in numerosi bootleg di altalenante qualità, tutti facilmente reperibili su internet. "La Preda", invece, sarebbe stata riarrangiata per il tanto agognato primo lp, "Desaparecido", che nel 1985 condensava in quaranta minuti di musica un lustro di sperimentazioni, album cardine del rock italiano, acerbo ma molto più significativo di buona parte dei dischi che lo avrebbero succeduto.

La confezione riproduce fedelmente quella originale, con i testi di entrambe le canzoni riportati sul retro. Un'uscita di questo tipo, naturalmente, non è indirizzata all'ascoltatore medio del gruppo ma a quello più attento, anche perché non di rado persone che si dichiarano fan dei fiorentini hanno poi una conoscenza estremamente vaga della loro discografia, concentrandosi quasi sempre sugli album di maggior successo commerciale. Una riedizione non potrà mai sostituire il disco originale ma sicuramente si tratta di una ristampa affascinante, certamente consigliata ai fan della new wave italiana.

1. Luna

2. La Preda

 

Piero Pelù, voce

Federico Renzulli, chitarre

Gianni Maroccolo, basso

Antonio Aiazzi, sintetizzatori

Renzo Franchi, batteria

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