Torno a scrivere su Matt Cutler e il suo progetto di elettronica Lone per un motivo semplicissimo: sono settimane che ascolto Reality Testing, album del 2014 uscito dopo quello strano caleidoscopio sonoro chiamato Galaxy Garden, mi sfogo quindi un po' su Deby per scoprirne i motivi. RT ha rappresentato per l'artista un cambiamento abbastanza netto rispetto allo stile del disco precedente, poi ripreso in Levitate, ovvero quello della jungle rave ancorata agli anni novanta. In questo caso invece i ritmi vengono rallentati non poco, recuperando in parte il discorso lasciato con i primi album, palesemente ispirati ai Boards of Canada. Se anche qui è possibile respirare un pizzico di quell'atmosfera onirica, possiamo sostanzialmente catalogare il disco in uno stile definito come "Hip-House", che effettivamente calza a pennello considerando che le dodici composizioni sembrano strizzare l'occhio all'universo black, passandolo comunque al setaccio. Il fatore più interessante è che, in tutta la libreria Lone, questo è il disco che si ascolta più volentieri dall'inizio alla fine.

Le danze vengono aperte con la fuorviante First Born Seconds, che sembra recuperare il discorso di Galaxy Garden e in maniera più specifica le suggestioni 8 bit di un Disasterpeace, ma è appunto un inganno: Restless City svela subito l'indole falsamente ruvida del disco, con campionamenti ossessivi di una base jazz e ritmo sincopato, suoni urbani e sample vocali di un simpatico speaker (nero?). Sembra un giochetto abbastanza innocuo, ma si arriva alla fine con una certa curiosità. Meeker Warm Energy è già il pezzo migliore del disco, ed è solo il terzo considerando l'intro. Il titolo rende bene l'idea, beats hip hop si sposano con bellissimi tappeti e un synth birichino che svolazza allegro, facendoti arrivare alla meta con un sorriso bello marcato. Aurora Northern Quarter spinge l'acceleratore con una linea di piano housa terribilmente nostalgica, e suoni ambientali molto BoC. 2 is 8 ci porta gentilmente nei ghetti newyorkesi, avvalendosi ancora di una base campionata e strizzando l'occhio ai producer hip-hop, ma i suoni sono indiscutibilmente house e l'esagerazione melodica in un certo senso allontana dalla rividità di quell'universo per spostare l'attenzione verso una forma del tutto nuova. Eccezionale il mosaico di tappeti nella parte conclusiva, ma l'abilità compositiva dell'emulatore di Nottingham è sicuramente fuori discussione. Airglow Fires porta agli estremi la filosofia ibrida del disco, anche in questo caso sample nigga, synth frammentati e una base house leccatissima sembrano procedere con perfetto equilibrio. Stessa cosa accade in Coincidences, che però chiude con un'offuscata outro garage house.

La seconda parte di Reality Testing sembra accantonare in parte le atmosfere hip-hop, come Begin to Begin che si appoggia a soluzioni house più convenzionali. Jaded è un brano perfetto per un aperitivo un po' ricercato, non stonerebbe affatto in qualche compilation chill-out, un po' snob da mignolino in su forse, ma ci sono degli accorgimenti in grado di mantenere vivo l'interesse fino all'ultimo. Vengeance Video è invece il brano più dance del pacchetto, ovviamente sempre in stile Lone, con un beat piuttosto deciso e una bassline che sembra presa in prestito da Rupert Parkes. Stuck è una parentesi per introdurre al brano di chiusura, Cutched Under. Non so bene come definire questa scelta, una voce femminile ripete ossessivamente "Reality Testing", sommersa da sirene droni, il tutto precipita presto in soluzioni ritmiche sincopate, quasi jazz. Una conclusione abbastanza straniante rispetto a quanto ascoltato prima, ma il brano risulta comunque piacevole fino alla fine.

Un gran bel lavoro questo Reality Testing, classe indiscussa che viene ulteriormente confermata. Mi sono accorto che, a livello di omogeneità, è come ho già detto il migliore sfornato da Matt. 12 brani molto ben prodotti e con l'ottima l'idea di guardare il sound yankee con una lente tipicamente da elettronica brit, il tutto ovviamente condito con l'appetitosa salsa Lone. Un album che vi consiglio se cercate qualcosa di rilassante da ascoltare in sottofondo, ottimo da accompagnare a una partita a Mass Effect, come ho letto in giro. 4 stelle meritatissime.

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