Questa è la mia prima recensione "seria", spero di fare un lavoro decente come primo lavoro.
E la mia prima recensione va senza dubbio ad uno dei miei gruppi black metal preferiti in assoluto, i Lord Belial, formatisi nel 1992 e scioltisi agli inizi del 2009 per un problema d'udito del batterista Micke Backelin.
I nostri suonano un black metal molto melodico, che è andato via via evolvendosi arrivando ad episodi anche black/death, certe volte con vaghe influenze doom; l'ultimo è il caso di Nocturnal Beast.
Questo non è un disco black metal qualsiasi: certo i titoli sarannò la sagra degli stereotipi, ma si sa che i Lord Belial non sono mai stati delle cime di originalità ad inventarsi titoli per le canzoni (e, a dirla tutta, nemmeno testi, per quanto alcuni siano veramente belli).
Con Nocturnal Beast, gli svedesi, si può dire, sperimentano molto; invece del solito black metal tiratissimo, provano a suonare un black metal più "raffinato", qui tutte le canzoni o quasi sono dei mid-tempo, tra l'altro fatti molto bene, e lo si può sentire benissimo già dalla brillante opener "Succubi Infernal", dove la non elevata velocità della canzone esalta la malvagità dello scream di Thomas Backelin alias Dark, il tutto arricchito da geniali giri di basso (perché di genialità si tratta).
Non ho intenzione di scrivere un song-by-song, ma non posso fare a meno di citare per esempio episodi come "Desolate Passage", che ha tra le melodie più belle che io abbia mai sentito in un disco black metal, e che mi emoziona come ben pochi altri gruppi black metal sanno fare.
Di sicuro non è una novita in questo campo, ma non è nemmeno tanto frequente trovare degli assoli in un album di questo genere, e devo dire che gli assoli sono proprio uno dei punti più forti dei Lord Belial, precisando che spesso io solitamente non sopporto gli assoli.
Uno dei punti negativi del lavoro può essere forse proprio questa sua originalità, questo suo essere composto interamente di mid-tempo, il fatto che alla lunga potrebbe stufare, ma, sebbene questo gruppo non sia certo innovatore, questo disco è pur sempre un'ottima alternativa ai soliti blast beat fatti a 300 BPM, ed a mio parere i riff di questi ragazzi non stancano mai; molti trovano che questo album sia semplicemente sufficiente ma non eccezionale, e non capisco perché venga denigrato un lavoro così particolare e, a suo modo, brillante, a partire dalla copertina.
Però di una cosa sono certo: se i Lord Belial non si fossero sciolti, pregherei per più dischi simili.
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