Non ho voglia di scrivere nulla, ne per lavoro ne per Debaser….vuoto come una lattina in discarica, apatico e stremato da un’estate passata tra ospedali e dottori…..poi capita che ravanando tra i dischi incappo in Growing up in public, lo stesso giorno incontro il sig. Rossi che 39 anni fa era con me in una giornata di giugno (??) a Bologna a vedere il concerto di Lou Reed e capisci che il caso ha voluto lo sforzo da te….vabbe’, che sia il caso allora che intanto festeggio i miei 4000 gg sul sito.
L’acquisto era d’obbligo quindi in prossimita’ del concerto e come altre volte fatto in cooperativa (io lo compro e me lo tengo, tu partecipi al 25% e io ci metto un C60 e te lo copio….il prossimo si fa al contrario…). Mezza delusione?. Forse totale! Il disco scorreva bene, ben suonato, ma dove cazzo era il rock & roll animale?.
Le cronache raccontavano di un Reed cambiato, nuovo, lontano dal matrimonio con Rachel, nuova casa nel New Jersey, deciso ad un cambio di stile di vita che pareva avvertirsi nel quasi popettino che scaturiva dalle tracce di Growing. Gia’ ultimamente mi stava anche un po’sulle balle dopo l’uscita contro Patti Smith su Take no prisoner e il fanculo su Radio Ethiopia…..poi quel live, Take no prisoner, e le ennesime variazioni di arrangiamenti non mi parevamo al massimo livello, abituati d’altronde al sound dei precedenti live. Insomma mettiamoci anche il nuovo matrimonio con la Morales, ballerina in un locale sado-maso di NY sposata il 14 febbraio (romanticone!!) appena 2 giorni prima dell’uscita del disco, e la domanda pareva ovvia…..si sara’ mica rincoglionito il buon Lou?.
Del concerto poi, ricordo ben poco. Non mi pare di aver assistito a niente di trascendentale, ma forse colpa l’erba dello stadio (e non solo quella) il ricordo e’ sbiadito e sicuramente bastava esserci.
Spends time…..
Rivalutare o sminuire i dischi nel tempo e’ cosa normale, soprattutto se li hai comprati a 17 anni, poi magari sara’ anche un problema di capelli, e ora che sono pelato mi ci (ri)specchio meglio.
Growing non mi pare adesso cosi’ male. Gli riconosco una cura per i suoni non ancora sentita nei lavori di Reed, e una leggerezza quasi pop, quasi AOR, quasi R&R, quasi perfetto. Via i fiati di The Bells, chitarre e tastiere la fanno da padrone. Quasi una parvenza di “normalita’”che quando si parla di Reed e’ parola particolarmente ostica da pronunciare. Lo si evince anche dalla copertina, basta guardarla per capire cosa puo’ esserci dentro. Poi chissa’ se veramente e’ quanto si sentiva di comporre o una ruffianata dedicata ad un pubblico piu’ allargato.
Anche la voce e’ particolarmente pacata, rimane il suo personale sistema di sussurrare e quasi raccontare le sue canzoni, ma poche volte come qui la sua voce e’ chiara e sicura. E nonostante il “rassicurante” contesto, il livello testi e’ altissimo e socialmente impegnati come sempre……e allora il ragazzo complessato dalla famiglia e dall’ingombrante presenza del padre:
“un figlio con la maledizione di una madre megera, o di un padre niente piu’ che piagnucoloso, viene educato a mettere in scena i classici temi immortali, dell’amore filiale e dell’incesto”………e ancora il problema dell’alcolismo in The Power Of Positive Drinking, ma anche tanto sentimento äutobiografico” legato al recente matrimonio:
“e cosi’ la sveglio’ la sveglio’ con un sobbalzo
Per offrirle il suo cuore
Una volta per tutte perche’ le tenesse il suo cuore
E le prime parole che lei gli senti’ pronunciare
Furono dolcissime
Le chiedeva di sposarlo e di pensarci su”
E poi, e mi taccio, quella che sembra ridare “fiducia e temperanza”(cit.) parole lontane dell’essere Reediano nel gran finale di Teach the Gifted Children:
Insegna ai bambini dotati
Insegna loro ad avere pietà
Insegna loro sui tramonti
Insegna loro del sorgere della luna
Insegna loro sulla rabbia
Il peccato che arriva all'alba ...
Benedici e perdonali
Padre, perché non lo sanno.
(per i testi mi ha aiutato Paolo Bassotti)
Non lo rileggo e non lo correggo, l’ho detto non ho voglia….sto solo pensando se adesso, dove sta, passeggia e canticchia, chissa’ con chi, e con quella bellissima maglietta verde con il collo a V.
Elenco tracce testi e samples
01 How Do You Speak to an Angel (04:09)
A son who is cursed with a harridan mother
or a weak simpering father at best
Is raised to play out the timeless classical motives
of filial love and incest
How does he speak to a
How does he speak to the prettiest girl
How does he talk to her
What does he say for an opening line
What does he say if he's shy
What do you do with your pragmatic passions
with your classically neurotic style
How do you deal with your vague self-comprehension's
what do you do when you lie
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to her
How do you dance on the head of a pin
When you're on the outside looking in
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
How do you speak to a
How do you speak to the prettiest girl
You just say, Hello, (hello) Baby (hello)
...
Baby, angel, how do you talk to the prettiest girl, you say
Hello baby, hello baby, angel, angel, pretty little girl
Angel, angel ....
04 Growing Up in Public (03:02)
Some people are into the power of power
The absolute corrupting power, that makes great men insane
While some people find their refreshment in action
The manipulation, encroachment and destruction of their inferiors
Growing up in public, growing up in public
Growing up in public, growing up in public with your pants down
Some people are into sadistic pleasures
They whet their desires and drool in your ears
They're quasi-effeminate characters in love with oral gratification
They edify your integrities, so they can play on your fears
They're gonna do you in public, 'cause you're growing up in public
They're gonna do it to you in public,
'Cause you're growing up in public with your pants down
Some people think being a man is unmanly
Some people think that the whole concept's a joke
But some people think being a man is the whole point
And then some people wish they'd never awoke
Up from a dream of nightmarish proportions
Down to a size neither regal nor calm
A Prince Hamlet caught the middle between reason and instinct
Caught in the middle with your pants down again
Caught in the middle, I'm really caught in the middle
I'm caught in the middle, caught in the middle deciding about you
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