Oggi non sono un eroe.

Oggi non sento di essere il protagonista, l'obiettivo delle luci, l'istrione col braccio alzato che chiede ai compagni di seguirlo per la libertà.

Tutte cazzate.

Ho sempre preferito gli antagonisti, quelli dalla storia difficile alle spalle che hanno molto da dire, molto di cui parlare. Ma che ricevono i fischi.

Quelli sporchi, cattivi e antipatici che perseguono la loro lotta interiore. Ma oggi sto da schifo e più che altro, mi sento lo scagnozzo punito dal cattivo dopo aver fallito la sua missione.

Cosa ne sarebbe stato di Eric Draven, se dopo esser stato risvegliato dal corvo, non avesse avuto collera e depressione ribollite nel sangue? Il male è una necessità? Forse.

Oggi non sono un eroe e di certo non lo sarò domani.

Lou Reed racconta storie su prostitute e tossici, a lui sul palco tirano le siringhe, non i fiori.

Ma non gli importa mica. Sai cosa può importare del tuo giudizio ad uno che da ragazzo fu sottoposto all'elettroshock per una presunta omosessualità da parte dei genitori. Un bel nulla.

Un suo amico, canta di come si possa essere eroi per un giorno, appunto, solo per un giorno, non oggi. Una mela marcia può volere uno spazio su quel prato ed aspettare l'alba, senza dare risposte alla domanda che gli provoca emicrania: "chi sono io?".

D'altronde, l'essere umano, quanto è bello con tutte le sue contraddizioni. Bello? Vorrai scherzare. Fa schifo; smettiamo di cercare il bene e il male, che neanche ne conosciamo la differenza. Tutti uguali e tutti a scrutarci, fissarci e sbeffeggiarci. Come i cani che abbaiano. Come le stelle poste su quello schifo di cielo a contendersi il tuo sguardo prostituendo il loro splendore.

Ma io non sono un eroe, né un finto buono, quindi non sono uguale a quegli ossessivi sguardi che aspettano approvazione, magari sorridendo con i canini appuntiti in vista e lo sguardo fiero, subito dopo aver ricevuto la loro ricompensa.

Tieni la gelosia, Edipo uomo, e lanciala come fosse un frisbee. Prendi anche una buona dose di paura e fingi che essa sia coraggio greco. Indossa la tua maschera blu, e guarda il satellite superare la soglia che i tuoi occhi non scorgeranno mai e poi mai.

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