Il rinnovamento del Rock trovò alcuni dei sui maggiori artefici nei Low, trio di Duluth, che ne scosse le strutture assimilando alla musica popolare le più innovative conquiste della avant-music.
>Negando l'etichetta slo-core i Low non cantano l'annichilimento, lo svilimento della propria condizione la loro musica sembra procedere dal nulla, la chitarra di Alan Sparhawk antropizza quel nulla di mondi disperatamente vigili accompagnato dai fruscii di Mimi Parker semina di entità, di essere la vastità del insensatezza umana. Non si tratta superficialmente di musica del silenzio, di trovate all'ultima moda spirituale ma molto più consapevolmente il loro lavoro si organizza intorno alle pause o meglio studia la persistenza dei suoni nella percezione umana, la durata del fenomeno sonoro che biologicamente si apre la via entro la psiche stravolta dall'alienazione urbana. Mai un trio rock aveva raggiunto tali vertici di sperimentazione sonora, i Low suturano il minimalismo La monte Young, l'ambient la musica colta e il rock penetrandone, saldando gli statuti.
Semi-brevi, minime note lunghissime tessono Long Division, le voci rincorrono l'unisono ad ottave diverse il basso permea le atmosfere di battiti organici la chitarra crea, come quei libri 3D per bambini che li apri e sorgono palazzi case, costruisce spazi nuovi all'esperienza, acquisisce alla mente umana tratti di in-coscienza sepolti sotto cumuli di divieti, rimozioni psicologiche. È musica talmente intima che i Low assorbono di tutto senza snaturare il soggetto, simile introspezione lambisce le zone inviolabili dell'Io dove i vincoli le resistenze se esplodessero condurrebbero alla perdita di sé. Non sussurri quindi ma registrazione dei momenti più profondi dell'attività ontologica umana, Long Division cela entro parvenze gelide, il proprio carattere propositivo, il suo vitalismo, abbandonando lo psichedelismo visionario dell'esordio per un suono quasi crudele nel suo realismo.
Elenco tracce testi samples e video
03 Shame (03:56)
a long time you waited
you thought it had abated
shame of it all
the harm that it causes
pours down like a faucet
shame of it all
04 Throw Out the Line (04:05)
throw out the line
man overboard
passenger fall
maybe the angels'll take him
come back no more
bride of my thoughts and anger
nothing to show
patience and strength come springtime
where will you go?
throw out the line
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Altre recensioni
Di rushgino
i Low hanno cambiato aspetto formale conformandosi a ciò che la scena musicale mondiale prevedeva ma rimanendo comunque fedelissimi alla loro idea di musica e di credo concettuale.
Ones and Sixes è in definitiva un disco avvolgente, che ancora una volta riesce a cullare l'ascoltatore nelle sue dolci cantilene che si alternano a forti scossoni di matrice pop ma che lasciano però spazio alla contaminazione elettronica.