Allegoria azzeccata, "Carovana" è un disco che fa viaggiare piuttosto scomodi per i sentieri della coscienza. Il fine del viaggio è ovviamente il viaggio, ma alcune riflessioni sfiorano molto da vicino una filosofia di fondo e ci proiettano verso l'interiorità ed il sentimento, buttando per strada la zavorra degli oggetti materiali e della comoda ipocrisia.
Il mezzo su cui Carboni ci fa viaggiare è la canzone d'autore spoglia di ogni abbellimento: non troverete lunghe intro o grandi effetti, nè enfasi, nè parole gridate, ma solo toni bassi e intensità; le tracce percorrono vari stili ma sempre mantenendo un "low profile" e una sensazione di qualcosa "fatto in casa".
I testi sono ovviamente diretti e semplici, e qui la capacità di Carboni di trattare grandi temi (amore, giustizia, famiglia) con parole del linguaggio comune viene esaltata dalla povertà degli arrangiamenti.
Il primo pezzo mette a nudo questa coraggiosa scelta: il mixaggio è veramente trascurato, il cantato approssimativo, la struttura della canzone è estremamente lineare. Il cuore dell'album sono le tracce dalla 2 alla 5. "Le ragazze" è un ironico rock sull'adolescenza e sull'estate; "Colori" è la vera perla del disco, una sofferta ricerca della chiave per capire i sentimenti del nostro partner, una ballata struggente e limpida tra arpeggi e cori in sordina; "Ferite" propone invece un particolare giro di accordi sotto una melodia ripetitiva, mentre la sezione ritmica provvede a sostenere la continuità di un testo impegnato e cantato tutto d'un fiato; "Macedonia polare" è infine puro divertissement, con tanto di ritmo samba e giochi di parole.
Le altre tracce si dividono tra esperimenti, buone intuizioni non sviluppate e alcuni pezzi non propriamente riusciti.
Il disco finisce e si scende dalla Carovana, che invece continua nel suo viaggio verso una non precisata meta; la sensazione che rimane, il messaggio che tra dubbi e ipotesi viene proposto riguarda la bellezza intrinseca delle cose, l'essenzialità dell'amore, l'inutilità del denaro e del potere di fronte al ciclo della vita. Un disegno in copertina fatto dallo stesso Luca Carboni in cui compare una donna incinta abbracciata dal suo compagno simboleggia perfettamente il grande significato di questo discreto album.
Elenco tracce testi e video
03 Colori (04:53)
ma quanti colori
di sassi e di
fiori di strade e
di muri di
auto che vanno
di vele nel mare
accese dal sole
il tuo asciugamano
e il tuo costume
che bei colori
le unghie e
i tuoi occhi col
rosso di sera
ma io vorrei
sapere per davvero
tu cosa vedi ma io
vorrei sapere per
davvero cosa ti
piace ma quanti
suoni di grilli
e cicale
di un' auto che inchioda
di un bimbo che
piange una mamma
che sgrida tu che
muovi qualcosa
e poi la tua voce
e poi mi chiami
risate lontane
e queste zanzare
che mi fanno
dannare ma io
vorrei sapere
per davvero tu
cosa senti ma io
vorrei sapere per
davvero cosa
ti piace
ma quanti odori di
cocco di gas di
pizza col forno a legna
di terra
bagnata vernice
caffe' di menta
e amarena il tuo
profumo mentre ti
bacio la schiena
che buon profumo
mentre ti spalmo
di olio e di crema
ma io vorrei
sapere per davvero
tu cosa senti ma
io vorrei sapere
per davvero
cosa ti piace
quanti sapori di
pesca e limoni la
tua pelle col sale
e quanti sapori la
bocca il rossetto
le lacrime amare
e quante cose
sento con le mie
mani la sabbia il
tuo seno poi sento
che tremo mentre
ti stringo le mani
ma io vorrei
sapere per davvero
tu cosa senti
ma io vorrei
sapere per davvero
cosa ti piace
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