"Gli esordi del catanese Luca Vecchio risalgono ad una decina d’anni fa, quando con i Pyrosis rilasciò l’album “Without Reason” recensito anche in sede di stampa estera e paragonato alle migliori produzioni dei R.E.M. del periodo.

Una scena, quella della città etnea, che ormai da anni ci consegna artisti di grande valore e di spiccata intelligenza musicale (Denovo, Uzeda, Consoli…). Con queste premesse il cantautore si riaffaccia con una produzione a proprio nome, per ora testimoniata da due brani, il secondo dei quali cantato in dialetto. Aiutato da Salvo Urzì, Luca riesce ad ammaliare con quella sua eccezionale timbrica vocale, che è sicuramente figlia di un Dave Cousins d’annata (qualcuno speriamo si ricordi gli Strawbs) a braccetto con Michael Stipe dell’epopea del Paisley Underground.

Coniare dunque il genere folk-alternative-pop, sicuramente non è un azzardo, ascoltando “Blu” si riesce a comprendere infatti la preparazione di un’artista che merita tutta la vostra attenzione. Sensibilità e amore per la musica.

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