Nati a New York a metà degli anni ottanta; tra i primi a cimentarsi con un crossover che univa le colossali mazzate hardcore di band come gli Agnostic Front, il Thrash vecchio stampo di Metallica ed Anthrax ed una perizia sopraffina. Aggiungete a ciò una buona dose di metal funk ed una frenesia esecutiva dei singoli brani pazzesca. Powertrip è il secondo ed ultimo disco in studio che viene pubblicato nel 1988; subito dopo i Ludichrist metteranno fine alla loro breve carriera.

Si parte a tutta con la bomba fotonica della title track: sembra di ascoltare "Fight Fire With Fire" dei Metallica moltiplicata per due a livello di rapidità, in particolar modo nella prima parte del brano. Canzone che contiene un numero infinito di cambi di tempo, con la voce sostenuta da indemoniati cori tipici della scuola hardcore della Grande Mela di quegli anni. Si prosegue in egual maniera nell'ancor più serrata "Zad" dove la velocità è molto prossima al deragliamento: come un treno TGV lanciato in una folle corsa che non conosce fine alcuna.

Tutto l'album procede così, come se avessero fretta di giungere al termine degli undici brani registrati; ascoltatevi a tal proposito "Damage Done", con la clamorosa prestazione alla batteria di Dave Miranda, o "Yesterday For You". Non conoscono il termine "rallentare"!!!!

Hanno infine il coraggio e la pazzia, di cimentarsi con "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini. Uno strumentale che dimostra anche la loro indubbia abilità tecnica. Chiusa la parentesi Ludichrist Il cantante Tommy Christ ed il chitarrista Glen Gummings formeranno gli Scatterbrain, altra band con i controcazzi.

Matti da legare.

Ad Maiora.

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