Luke Fortini
Technical Supremacy
2022 Lion Music

Con immenso piacere torno a parlare di un talento di casa nostra, il mitico Luke Fortini.
Avevo già fatto una recensione del suo ultimo lavoro, ma vorrei parlare anche di questa
release.
Da notare che è uscita per l'etichetta Lion Music, che si occupa principalmente di virtuosi
di fama mondiale, tra i tanti Joe Stump, George Bellas, Rusty Cooley e altri nomi molto noti.
Evidentemente (e giustamente direi) deve aver colto nel nostro Luke un grosso potenziale.
Ma partiamo con la prima traccia, un semplice intro evocativo con la chitarra che ricama
melodie sotto un tappeto di tastiere,buon pezzo ma non memorabile.
Adesso si parte sul serio con la title track, 8 minuti e mezzo di tapping, sweep, tempi dispari
e assoli shred senza risparmio.
Da notare l'estrema pulizia nell'esecuzione di scale e sweep, veramente un grande shredder.
Si prosegue con Revenge, pezzo molto articolato e con riffs dispari, più cadenzato rispetto al
primo brano, inutile dire che anche qui sul finale parte un guitar solo mostruoso.
Ora arriva una traccia particolare: Megalodon, che parte molto soffusa e con grande atmosfera,
ma poi si apre a parti molto metal e con grandi assoli alla Malmsteen.
Che dire di Opus Omnia?, 9 minuti di classe, shred, neoclassico e melodie alla Iron Maiden.
Questo brano per me è stellare e credo sia il migliore dell'intero disco.
Veniamo travolti da una valanga di note con il pezzo Il Diavolo, caratterizzato da uno shred
alieno alla Michael Angelo, pulito e preciso all'inverosimile.
Adesso arriva una piccola sorpresa, il brano A Different Way, che mette in mostra un lato
totalmente jazz con chitarra pulita e fraseggi adeguati, che ho gradito particolarmente.
Su Mysterious Life Forms si torna su lidi progressive metal e shred, da notare anche le parti
di basso, suonate sempre dal buon Luke.
Serial Killer è una traccia molto più heavy e pesante, con ottimi riffs quasi death metal.
Si conclude tutto con Walking on the Bridge, pezzo che definirei shred blues, infatti mescola
parti rock blues con eccellenti fraseggi a parti metal.
In conclusione posso dire che questo disco è consigliato agli amanti dello shred e dei chitarristi,
anche se quà e là ci sono spunti interessanti più progressive metal.
Tuttavia lo trovo un gradino sotto a The Beginning of Creation, per il fatto che questa release e più
orientata verso lo shred e un po' meno sulla composizione.
Del resto però bisogna considerare che le pubblicazioni della Lion Music sono orientate proprio
sullo shred e sui chitarristi.
Voglio comunque affermare che Luke Fortini merita il titolo di Malmsteen italiano, ne sono sicuro
è un grande.

recensione di Angelowar6

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