I Magma sono un gruppo straordinario da sempre raccolti attorno a una figura dalla grande personalità come il batterista Christian Vander: hanno in pratica inventato un nuovo genere musicale ovvero lo Zeuhl usando una lingua codificata da Vander stesso come il Kobaiano, sorta di “esperanto” cosmica per riscattare l’umanità. Il suono dei Magma ha rinnovato il linguaggio rock attraverso una potenza devastante grazie alle influenze di Carl Orff e della musica contemporanea. In definitiva l'epopea filosofica-trascendente concepita da Christian Vander è fondamentale nell'ambito della musica francese e mondiale. Il musicista francese è un genio, un precursore di una "nuova musica" "fuori dal tempo" che sarà forse vista, nei secoli futuri, come una delle poche possibilità di riscatto concepite dall'uomo in quest'epoca oscura.

I Magma ancora oggi attivissimi e hanno pubblicato, negli ultimi anni, nuovi capolavori come “K.A. (Köhntarkösz Anteria)” (2004), “Ëmëhntëhtt-Ré”, (2009), “Félicité Thösz” (2012)e il recente “Slag Tanz” (2015).

Üdü Ẁüdü” appartiene invece alla loro seconda fase creativa: è un lavoro diverso dai dischi precedenti, dove si può apprezzare lo straordinario bassista Jannick Top che si ritaglia grande spazio anche in fase di composizione: il talento di questo musicista è stupefacente, utilizza infatti il basso in modo innovativo e creativo e il suono che ne esce è quantomai distorto e "filtrato". In “Üdü Ẁüdü" viene dato spazio alle tastiere, un aspetto che dona al "sound" del gruppo francese un tocco inedito.

"Üdü Ẁüdü” si caratterizza per atmosfere molto cupe soprattutto nella lunga "suite" che occupa la seconda facciata ovvero "De Futura" composta da Jannick Top: si tratta di uno dei brani più incredibili, evocativi, apocalittici e creativi di tutto il progressive e non solo. La prima facciata è invece suddivisa in cinque brani dove si delineano atmosfere jazz-rock come nella title-track, brano incalzante caratterizzato dal canto di Vander o nell'altrettanto efficace "Weidorje" (unica traccia in cui al basso c'è Bernard Paganotti . Le atmosfere oscure delle tastiere caratterizzano invece "Troller Tanz" e "Zombies" avvicinando il suono del gruppo ad una sorta di prog da fine incombente del mondo. "Soleil D'Ork" è invece ancora dominata dal suono distorto del basso di Jannick Top qui in grande spolvero.

"De Futura" è difficilmente descrivibile: si tratta di una delle "suite" più innovative di tutta la musica prog, il basso "filtrato" da un synth di Jannick Top, accompagnato dalla potenza dirompente del "drumming" di Vander ci conduce attraverso un viaggio extra-dimensionale e apocalittico fra gli abissi al di fuori del tempo e dello spazio. Un brano lungo quasi 18 minuti che si pone fra i caposaldi del genere.

“Üdü Ẁüdü” è un grande disco e, pur non raggiungendo le vette di capolavori come “Mekanïk Destruktïw Kommandöh” (1973) e “Köhntarkösz” (1974), si pone come un piccolo classico nella discografia magmiana.

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