Strano tipo all'epoca il Cherubini. Da scoperta di Cecchetto ("La Mia Moto", ecc.) a rapper divertente ("Lorenzo 1992", "Una Tribù Che Balla"), fino ad arrivare quasi alla world music all'acqua di rose ("L'Albero", il suo capolavoro, se visto in un'ottica jovanottiana). Seguiranno due dischi molto buoni e un'interessante svolta elettronica ("Buon Sangue"). Oggi è una caricatura, e dovrebbe ritirarsi...
GustavoTanz

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