Rovelli e il Tempo

Dice Rovelli nel suo ultimo libro, e non e’ il primo, ed e’ convincente, che il tempo non esiste, quello fisico, quello assoluto, quello che passa uguale per tutti.

Che lo ha erroneamente legittimato Newton apposta per dare un senso alle sue leggi.

Esistono in verità solo misurazioni di quantità, di cambiamento dello stato di cose rispetto ad altre.

Numero di volte che hai visto per strada la donna della tua vita rispetto a battiti del cuore.

Battiti del cuore rispetto a numeri di passi inquieti nel corridoio aspettando che tua figlia rientri a casa.

Giri completi della lancetta delle ore rispetto a giri su se stessa della Terra.

In questa ottica io ho cinquantadue anni (quasi cinquantatrè...) ma in verità ho solo cinquantadue giri completi della terra intorno al sole.

Un anno sappiamo che è lungo, ma un giro della terra intorno al sole è solo un termine di confronto, senza dimensione, come tanti altri.

Come un viaggio di mia figlia nel Regno Unito, l’andata a un concerto dei Flaming Lips, un ascolto della settima di Beethoven, o un esplosione di felicità.

Conta solo il cinquantadue, che non è un numero altissimo.

Sono cinquantadue anche le carte di un mazzo di carte da poker.

Le conto in un attimo, non più di un minuto.

Un giro completo della lancetta dei secondi.

La mia vita è durata solo un giro completo della lancetta dei secondi.

Ricordando Il Miracolo Segreto di Borges, ora mi sento molto, ma molto, più giovane.


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