Tra il conte Oliver e Lou Reed...

L'altro giorno ho rivisto Marco, uno dei quattro.

Ci siam mezzi ubriacati e ci siam messi a ricordare.

Ed ecco quello che mi ha detto il mio vecchio amico:

“Io non sopporto nessuno. E i discorsi degli altri, in genere, mi disgustano.

E ho sviluppato una tecnica perfetta per non ascoltare le persone quando mi parlano. Talmente perfetta che non se ne accorgono mai.

Che i discorsi degli altri mi interessano di passaggio, quando sono colti come per caso.

Che è bello passare in mezzo a una moltitudine anonima, cogliendo parole in qua e in la come fossero musica,

Oppure è bello quando ti ferma una vecchietta o un tipo dolcemente fuori posto.

Ma gli altri...gli altri, dopo cinque minuti, vorrei essere altrove.

Ci sono delle eccezioni, ovvio, ma non son certo tante.

E comunque tutto questo non nasce da un senso di superiorità, anzi...semmai nasce dall'esser fatto male.

Mi capita spesso di avere nostalgia degli anni giovani e il massimo della nostalgia è per quei pomeriggi quando ascoltavamo insieme tutti quei dischi.

Eravamo in quattro, il numero perfetto.

Mi è capitato di avere altre amicizie virili e nessuna ha mai avuto quello splendore.

Tolti voi, i maschi mi fanno un po' schifo.

Io parlo solo con le donne, forse per la loro bellezza, forse perché ho ben poco di maschile. O forse perché sono terribilmente stanco. (Avviso ai naviganti: il signore che sta parlando è provvisto di notevole fascino).

Ah, per me, gli unici uomini esistenti siete voi tre E, forse, amo tanto tanto la musica per il semplice fatto che mi riporta a quei pomeriggi.

Che poi era bello anche prima, quando al posto di Lou Reed c'era il Conte Oliver e al posto dell'impianto stereo il pallone. Ed è stato meno bello dopo, quando ci siamo mischiati.

Che per me quei pomeriggi eravate VOI .

VOI di cui son più stato geloso che di tutte le mie fidanzate messe insieme.

Ah, gli unici uomini esistenti sono tre ragazzi in realtà, tre ragazzi persi nella notte dei tempi.

Mentre ora sono un solitario quasi assoluto, non faccio praticamente mai niente, non vado da nessuna parte.

Ma va bene così, sto coi miei sogni...

Chissà, forse c'è una velata psicosi.

Si sa che una delle paure degli psicotici è quella di essere risucchiati dagli altri...gli altri sono ladri...

Ladri di energia, ladri di identità.

E' che io ho bisogno d'aria, quindi non trascinatemi a feste, e se si, lasciatemi andar via presto.

Io non vi reggo più di mezz'oretta. Quindi, datemi un angolino...

Se possibile “un posto pulito illuminato bene...”

Ecco, queste le parole del mio amico.

Parole eccessive, forse... ma che in me risuonano...

Risuonano magiche...

Che forse anch'io, se potessi scegliere un momento da rivivere, tornerei a uno di quei pomeriggi...

Tra il Conte Oliver e Lou Reed...

Quando eravamo principianti assoluti e tutta la vita era davanti a noi..


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