Aridatece il Super Tele

Ora.
Sarà anche vero che l'Italia, anzi gli Italiani, non hanno (ancora) fatto fino in fondo i conti con il fascismo e con la sua fine burrascosa.

Negli ultimi tempi, qualsiasi sia il media che prendiamo quale fonte del nostro sapere quotidiano è tutto un fiorire di dibattiti e di più o meno dotte disquisizioni sull'imminente ritorno del fascismo e sul pericolo della "nuova" ondata di estrema destra che attanaglia il continente europeo.

Sembriamo ripibiompati non tanto nel fosco periodo del ventennio, quanto nei tumultuosi anni settanta.
Io tutto sommato ne sarei anche felice: tornare piccini per poter ripassare quegli infiniti pomeriggi a tirare calci al Super Tele con gli amici in polverose pietraie di periferia - tutto erano tranne che campi di calcio - sarebbe una di quelle cose che ti riconciliano con il mondo circostante.

Ora non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che in Italia sia (ancora) in vigore la cosiddetta Legge Scelba – Legge 20 giugno 1952, n. 645, ovvero il "Divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista" e quando vedo tutto sto fiero sventaglio di bandiere più o meno nere e più o meno tricolorizzate (come se il fascismo abbia mai incaranato la difesa dei valori patriottici: basterebbe conoscere un minimo di storia per scoprire che è stato esattamente il contrario, ma vabbè), mi chiedo sinceramente di cosa stiamo (ancora) a parlare.

Senza farla troppo lunga, basta leggere quel che c'è scritto in due articolini della suddetta Legge:

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Art. 1 - Riorganizzazione del disciolto partito fascista.
Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, princìpi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.


Art. 4 - Apologia del fascismo.
Chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità ideate nell’art. 1 è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche. Se il fatto riguarda idee o metodi razzisti, la pena è della reclusione da uno a tre anni.
La pena è della reclusione da due a cinque anni se alcuno dei fatti previsti nei commi precedenti è commesso con il mezzo della stampa. La condanna comporta la privazione dei diritti previsti nell’art. 28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale, per usi periodo di cinque anni.

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Bene.
Io adesso esco di qua e con la macchina decido di sfrecciare nella via centrale della mia (ridente) cittàdina [curiosamente fondata dal Benito] a centottantallora.
Posso farlo.
Dovrebbe essere proibito e perciò sanzionato dalla legge, eppure ne ho facoltà.

Supponiamo che investo un cane, anzi un bimbo, o magari faccio l'en-plein e stiro una donna con bimbo: l'unica cosa è che sarò chiamato ad assumermi le responsabilità derivanti dal mio modo di guidare.
Devo essere disposto a pagare, secondo quanto dispone la legge, la violazione derivante dal mio comportamento.

E se non sono disposto ci deve essere qualcuno che mi "convinca" a farlo.
Con le buone o con le meno buone.
Sono dalla parte del torto: ho violato la legge e non posso avere la pretesa di vincere io.

Personalmente non mi sognerei mai di impedire a nessuno di propagandare quello che gli pare: penso solo che se oggi in Italia c'è (ancora) una legge che prevede la sanzione e la condanna per la commissione di un reato (perchè di questo si tratta) questa persona venga (banalmente) punita per la trasgressione che ha posto in essere.

Quindi o si decide di cancellare quella norma dalla Costituzione oppure la si applica.
Fino in fondo.
Altrimenti lo Stato diventa, di fatto, correo per non dire di peggio.
E, almeno, ridateci il Super Tele.


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