Quello che farei

Immagino che molti abbiano letto sui giornali e visto in tv il racconto e le immagini di quanto successo nell’ormai famoso bar della Romanina, nella scorsa domenica di Pasqua.

Io sono fra quelli, e voglio dire quello che penso, per cui sarò, insolitamente, molto diretto, molto poco lirico e non poco prosaico.

Ecco quello che farei:

1) Leverei la cittadinanza italiana a tutti i responsabili del pestaggio nel bar (pare appartenenti al nobile clan dei Casamonica e Associati)
2) In quanto non più cittadini italiani li trasporterei con un elicottero in mezzo al mare giusto per buttarli sopra uno di quei barconi della speranza che navigano spesso in acque tempestose a metà strada fra la costa libica e quella italiana
3) Alla maniera di L’arancia Meccanica di Kubrick metterei loro degli apparecchi agli occhi in modo tale che li debbano tenere bene aperti per ben rendersi conto della drammaticità della situazione (per la musica di sottofondo fate voi..)
4) Dopo averli fatti ambientare, al loro posto sceglierei un ugual numero fra quei disperati, invalidi e bambini preferibilmente, da portare ed accogliere in Italia al posto loro
5) Alla fine, non meno importante, continuerei ad insistere nei confronti dell’Europa sulla necessità di condividere e continuare nelle operazioni di soccorso umanitario dei migranti nel mediterraneo e non solo.
6) Al contempo però metterei una clausola alla suddetta richiesta: se alle vostre coste o ai vostri confini doveste vedere arrivare dei tipi dalla carnagione meno scura degli altri e dall’accento non proprio africano, mandateli pure direttamente da Orbán.

Il prossimo governo, quando ci sarà, se ci sarà, tecnico o di qualunque colore politico sia, e’ avvisato.

Ne tenga per favore conto.


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