Iggy

Se penso a Iggy mi vengono in mente due cose: una notte d'inverno del 77 e un suo concerto a Parma nel 79...

Che poi, a dirla tutta, le cose sarebbero tre, ma facciamo che l'ultima me la tengo per il finale.

Il concerto di Parma avevo sedici anni e fu una storia del tipo “allora il rock'n'roll esiste davvero”.

Che poi, con mio grande stupore, scoprii che esistevano pure i punk, quel posto ne era pieno.

I punk, figuriamoci...io venivo dal paesello...

Beh, fu un concerto favoloso. Con un sacco di pezzi degli Stooges.

E, se si parla di un certo tipo di rock tra garage e punk (più garage che punk), i primi due album degli Stooges fanno il culo a tutti, Non ce n'è per nessuno. Per nessuno...

Oscura , oscurissima,energia primordiale..

E, ok, , avevo detto che me la tenevo per il finale, ma ci sta bene qui: “IL SUONO CHE INGOIA LA SOFFERENZA TUTTA INTERA”, una frase che il nostro ha detto una volta, chissà dove e chissà a chi...

E poi mi ricordo i suoi occhi, non ho mai visto occhi più folli e penetranti...ed era posseduto già un decimo rispetto a quando era folle davvero...

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La notte d'inverno del 77. invece andò così..

Una cameretta (la mia ) e una radiolina gracchiante (mia pure quella).

Con un tizio collegato da Londra che raccontava del ritorno sulle scene di un certo Iggy Pop. Non prima o dopo il concerto, durante... E un torvo rumore di sottofondo ne era la prova.

Iggy Pop, che nome del cazzo pensai subito...

Era quella, infatti, la prima volta che lo sentivo nominare.

Però ero fresco dell'acquisto di “Low”. Che c'entra? C'entra. Uno, ero fiero dell'acquisto, e due...

E due dobbiamo tornare alla radiolina e alla cameretta...

Che, improvvisamente, quello speaker disse che il duca (il duca?), si il duca, era il tastierista del gruppo di quel tal Iggy, e mica solo per quella sera, ma per tutto il tour...

Cosa???? Cosa??????????????????????????

Non solo, il tizio, quasi a calcare quella che a me sembrava una cosa incredibile, se ne uscì, petto in fuori e mano sul cuore, con una frase del tipo “Mr Bowie suona nell'ombra” Inutile dire che all'epoca l'ombra aveva una certa importanza...

Beh signori, quella radiolina collegata col centro (del centro) del mondo è uno dei miei ricordi musicali più preziosi. Anche se è una cosa da niente. Ma col niente o col poco le facoltà immaginative viaggiano a mille.

Non ci misi molto a mettermi in pari e, ben presto, il signor Iggy divenne membro del sacro quadriunvirato dell'epoca.

Iggy, Jim, Lou e David...

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Questo breve scritto è nato dall'aver scovato sul tubo la registrazione di un concerto di Iggy Pop, proprio del 77, proprio a Londra, proprio in inverno...

Chissà magari è lo stesso di quella notte alla radio...


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