"Epilogo di un Ponte malato"

Con il cuore provi tanto dolore nel ripensare a tanti morti e feriti dovuti al crollo di quel ponte, poiché con lui è venuto meno il nostro vissuto di genovesi, così anche fortissima rabbia quando scopri che lo stesso da anni era noto come un ponte malato, e che questa tragedia, se monitorato e rinnovato come necessario, forse poteva essere evitata.

Mentre sulla Città diluviava, anche se additato come critico da tempo, il Ponte Morandi da anni stava lì in mezzo a quei palazzi popolari, abitato inevitabilmente da povera gente, seppur dignitosa, vista la sua degradante presenza in termini economici, da quando fu costruito successivamente in modo irresponsabile sopra gli stessi, quando, crollando, ha travolto e cambiato le sorti di tante persone.

Sono le 11:50 del 14 agosto 2018 quando di colpo una delle sue arcate precipita, uccidendo chi sta sotto, ed anche chi, ignaro, sta transitando sopra in auto, com’è già stato un'infinità di volte per moltissimi che hanno avuto a che fare con quel ponte, sotto o sopra che fosse.

Tutto è ancora più drammatico, quando apprendi che quel crollo, così devastante, non era poi così inevitabile, tenuto conto delle tante evidenze provenienti da quel Ponte maledetto, a cominciare da quanto emerso nei carteggi ed accertamenti riguardanti lo stesso, e dal fatto, come scrivono i giornali, che da tempo i sottostanti capannoni erano costretti a proteggersi dai suoi detriti mediante delle reti metalliche.

Ancora un tragedia, rabbiosa, su di una Città costruita male, già provata più volte da accadimenti luttuosi, come le reiterate e drammatiche esondazioni, frutto dell’incapacità di difendersi da un’urbanizzazione sregolata, ed incidenti causati da insediamenti industriali ad alto rischio ubicati al suo interno.

Quasi fosse stata vittima d’improvviso di un evento bellico o di un atto terroristico, da quel momento Genova, dopo decine di lutti, tante rovine, una viabilità ormai imperfetta causa di danni incalcolabili, ed un quartiere quasi fantasma costretto ad esodare altrove, vive una fortissima domanda di giustizia, per una tragedia che ha sconvolto tutti, che con buone probabilità poteva invece essere evitata.


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