Il Denaro

Chi di voi ha avuto la (s)fortuna di imbattersi in qualche mia/o paginetta/delirio/commentucolo ha forse intuito la mia indomita passione per il randagismo cittadino.

C'è chi si inerpica in catartici cammini verso una qualche Santiago, io, più modestamente, mi accontento di purificare la mia anima sostando talvolta in qualche bar dimenticato da Dio.

Settimana scorsa, in una di queste peregrinazioni, mi sentivo insolitamente loquace (oltreché insolitamente sobrio).

Arenandomi in un tempio e me (ancora) sconosciuto e notando la scarsità di fedeli genuflessi ai tavoli, decisi di attaccare bottone con il Sommo Sacerdote del luogo.

Rubizzo, pingue, sgrammaticato e vagamente manesco, non mi ispirava nessuna fiducia, ma la sobrietà è una brutta bestia per me, tende a farmi abbassare le difese immunitarie e a dare possibilità a persone che d'istinto mi respingono.

Voleva assolutamente sapere cosa facessi per sbarcare il lunario ed io, vista la sua insistenza e nonostante la mia ritrosia, ho ammesso il mio percorso teatrale: la mia compagnia, le date e il fatto che, visto che il denaro che ne ricavavo era sempre piuttosto esiguo, puntellavo le mie entrate con lo scarico-farina.

Lui mi fissava in silenzio, ma la luce del suo sguardo e il sottotesto del suo immobilismo era:

"Ma tu guarda 'sto minchione! Il teatro a quasi quarant'anni! Che pena! Se non paga il vino lo ribalto!".

Io capivo tutto ciò (o almeno mi sembrava di capire, da sobrio non sono sicuro di niente) e, cominciando a divertirmi, ho giocato la carta della conduzione di laboratori teatrali per persone con disagio psichico che, essendo un lavoro istituzionalmente riconosciuto ed anche discretamente pagato, sortisce di solito un certo effetto con persone tendenti ad una forte semplificazione di ciò che le circonda.

Ho salutato il buon uomo e, uscendo dal locale, mi sembrava che il suo abbozzo di sorriso dicesse:

"Bah, in fondo un bravo ragazzo. Non un coglione totale. E poi ha pagato senza problemi. Non ho perso troppo tempo con lui"...

...E il tempo, si sa, è denaro.


Carico i commenti... con calma