Hey bimba

Mia figlia ha 18 anni, ed ha fretta di navigare e spaccare il mondo.

Ma il mondo non necessariamente somiglia a lei.

In particolare il padre, che è un po’ la sua nave pirata, che le vive per giunta in casa.

Lei ha fretta, io ho fretta di rallentare la sua fuga.

A volte litighiamo.

Credo ancora troppo all’Italia, alla terra dei miei genitori, e troppo poco all’Europa, non parliamo di quanto creda al mondo.

Forse ne ho un po’ paura.

Non c’è niente da fare, loro, i millenials e dintorni, sono cittadini del mondo, l’Italia non basta.

Si sentono, almeno, europei.

Non hanno paura.

Si sentiva soprattutto europeo sicuramente Antonio Megalizzi, morto a Strasburgo con una pallottola nella testa, nel mezzo del suo sogno di raccontare da giornalista una nuova Europa, un giorno.

Ho visto in TV lo spezzone di un video in cui, da innamorato dell’Europa, parlava a degli studenti di un’ Europa oggi incapace del tutto di mettere in pratica e far capire alla gente le cose buone in grado di pensare (la solidarietà, la condivisione dei migranti) e in compenso perfettamente capace di mettere in pratica e far conoscere alla gente quelle sbagliate o perfettamente inutili (l’imposizione sul colore standard delle banane).

Come non dargli ragione, se ancora ci potesse sentire.

Ora, mia figlia non vuole fare la giornalista, ma ha fretta, più o meno come Antonio.

Ed io sono preoccupato per come va il mondo, e non voglio che il mondo la deluda, se non di peggio.

Volevo dedicarle una canzone che rappresentasse il percorso, ed ho trovato “Hey Jude”.

Sulle note di Hey Jude me lo sono immaginato così.

Dopo aver schiarito la voce, una partenza calma, senza fretta.

Ma con convinzione, del resto non le manca.

Poi, dopo la strofa, un ritornello (beh, del resto, almeno all’inizio, ogni tanto bisogna pure tornare a casa), in leggera discesa, con un piccolo coro a darle una leggera spinta per vincere la corrente.

E così avanti per un po’, senza fretta, ma con convinzione.

Ed infine, quando i tempi sono maturi ed il sogno è troppo grande per tenerlo ancorato alla terra, il volo ed un esplosione di gioia.

E tutto il mondo a farle il coro.

Compreso me.


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