Bambini

Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono accuditi e ascoltati nel modo giusto rischiano di diventare degli analfabeti emotivi, privi di orientamento. I giovani soffrono di una sorta di analfabetismo emotivo. I sentimenti, infatti, non sono una dote naturale e non si trasmettono geneticamente. I sentimenti si apprendono: e soltanto attraverso la costruzione di mappe emotive si possono costruire relazioni e legami. Le mappe emotive si formano attraverso la cura che i bambini ricevono nei primi tre anni di vita e servono a sentire il mondo e a reagire agli eventi in modo proporzionato. Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono seguiti, accuditi, ascoltati allora ci si trova di fronte ad un misconoscimento che crea in loro la sensazione di non essere interessanti, di non valere niente. Crescono rimanendo a un livello d’impulso. Gli impulsi sono fisiologici, biologici, naturali. Il passo successivo dovrebbe essere di passare dagli impulsi alle emozioni ovvero a una forma più emancipata rispetto all’impulso. Poi si arriva al sentimento che è una forma evoluta, perché non solo è una faccenda emotiva, ma anche cognitiva. Il sentimento si apprende, è cognitivo e consente di percepire il mondo esterno e gli altri in maniera adeguata, con capacità di accoglienza e di risposta adeguate alle circostanze. Dove e quando si apprendono i sentimenti? Dobbiamo convincerci che il sentimento non è una dote naturale, è una dote che si acquisisce. Li impariamo anche attraverso la letteratura, che è il luogo dove si apprende che cosa sono il dolore, la noia, l’amore, la disperazione, il suicidio, la passione, il romanticismo. I bambini hanno bisogno di tempo-quantità. Hanno bisogno di essere riconosciuti passo dopo passo, non basta fare quattro week end giocosi per avere una relazione con i figli. E se non si ha questo tempo, dobbiamo rassegnarci a avere dei figli in cui le mappe emotive e cognitive non si formano. Queste mappe però sono fondamentali perché diventano la modalità con cui si fa esperienza, se le mappe non sono formate questa esperienza avviene a caso e non viene mai del tutto elaborata.

Questo è il riassunto di un lungo articolo di Umberto Galimberti. Ho deciso di pubblicarlo dopo aver letto l'editoriale di Lector : Padri


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