Barbabietole paranoiche e altre previsioni
Dopo la recrudescenza dell'Isis, l'aumento siderale dello Spread e l'aumento spropositato del prezzo al consumo delle barbabietole, la quarta minaccia più minacciosa in ordine di minacciosità del (prossimo ma anche attuale) 2019 è sicuramente quella relativa alla pubblicazione dei nuovi vàgiti discografici di diversi nomi e sigle che già in passato hanno pesantemente minacciato e messo a dura prova i nostri bisunti, scartavetrati padiglioni auricolari.
Voi ancora non lo sapete ma tra le minacce più subdole e imminenti c'è quella del ritorno in pompa magna dei Backstreet Boys: il loro "DNA" uscirà il prossimo 25 gennaio.
Come sia possibile che dei non cantanti, dei non ballerini, insomma dei non a tutti gli effetti siano giunti al non(o) disco, resta un enigma irrisolto e irrisolvibile che neppure approfonditi studi sul DNA hanno svelato.
Da quì il titolo.
Sul versante sciaqquette pseudo-Punk virate Pop direi che il ritorno della mondina di Campobasso Apri La Vigna (aka Avril Lavigne) sia l'evento per eccellenza: perlomeno "Head Above Water" ha il buon gusto di suggerirci un ottimo metodo per evitare di sentirlo.
Anche Dido, dopo cinque anni di silenzio, darà alle stampe il nuovo opus "Still On My Mind": ecco, appunto, ce l'abbiamo ancora tutti ben presente ciò che sei in grado di proporre: ma perché perseverare, dico io.
Anche sul fronte para-pseudo-proto-metal c'è di che aver congruo terrore:
a parte l'incombente ritorno dei veterani del metallo progredente Dream Theater, ci attende l’atteso (ma da chi?) ritorno dei Rammstein e altresì (sob) quello degli Slippikinotto: in effetti il primo disco faceva (anche) ridere. Il secondo già non faceva ridere più e anzi faceva sgorgare copioso il latte ai ginocchi: perché giungere addirittura al quinto? Beviamoci sopra un chinotto e non pensiamoci più.
L'annuncio del nuovo Tool poi è diventato una tale barzelletta che il giorno che sarà effettivamente pubblicato non ci crederà più nessuno. Nemmeno loro che l'hanno registrato: e infatti quando uscirà (se uscirà) auto-imploderanno diventando, di fatto, i nuovi Boney M.
Anche la casta ecclesiasta Madonna pare che nell'anno in corso ci regalerà un nuovo caposaldo della musica contemporanea: quella del 1980 virata ospizio.
Quando si dice che gli ultimi saranno i primi e al peggio non c'è mai fine conchiudiamo questa lugubre quanto desolante prospettiva che ci attende tutti inesorabilmente:
il 25 gennaio il pseudo-rapper Fedez pubblicherà il suo quinto disco solista, "Paranoia Airlines".
Ma io direi anche solo Paranoia.
E molta.