Colonialisti bianchi e dittatori neri.

Idi Amin Dada, prese il potere con un colpo di Stato nel 1971, approfittando dell’assenza del Presidente Milton Obote. Alto due metri ed ex campione di pugilato, si riteneva in grado di controllare i coccodrilli col pensiero. Tutti gli stati europei e gli USA, sottovalutarono la natura di un regime che, secondo alcune stime, portò alla morte di oltre 300 mila persone, eliminate da squadroni della morte. L’11 aprile 1979 si concluse questo tragico regime: L’esercito della Tanzania, raggiunse Kampala, la capitale dell’Uganda. Idi Amin Dada riparò in Arabia Saudita, dove visse in una lussuosa villa, per altri 14 anni, insieme alle sue quattro mogli e a circa trenta figli. Nell'immaginario collettivo, il nome del dittatore ugandese significa ancora megalomania, crudeltà e stravaganza ai limiti della follia.

Quando i giornalisti gli chiedevano di rispondere alle accuse di cannibalismo, rispondeva: «Non mi piace la carne umana. È troppo salata».

Il titolo ufficiale che decise di adottare per sé nel 1977 era: “Sua Eccellenza, presidente a vita di tutte le bestie sulla terra e dei pesci nei mari... ”.

Alla regina Elisabetta scrisse: «Ho saputo che l’Inghilterra ha problemi economici. Sto inviando una nave piena di banane per ringraziarvi dei bei giorni dell’amministrazione coloniale».

Quest'ultima frase, rivela in effetti cosa ci fu dietro le sciagure del continente Africano: Colonialisti BIANCHI e dittatori NERI.

Di seguito, con l'unico scopo di far riflettere sull'immane disastro del colonialismo, riporto solo una parte dei dittatori africani.

Il congolese Sese Seku Mobutu, salì al potere nel 1960 con l’appoggio degli USA e del Belgio.

Jean-Bedel Bokassa, fu il dittatore dell'Impero Centrafricano, (impero fu aggiunto da lui stesso).

Ian Smith, guidò la secessione della Rhodesia (l’attuale Zimbabwe) dall’impero britannico nel 1965 con l’intenzione di preservare il comando da parte dei bianchi, in una colonia a grande maggioranza nera. Nel 1980 fu sostituto da Mugabe, "l'ultimo re politico africano" che governò in modo dittatoriale per 37 anni.

Michel Micombero, aveva 26 anni quando, nel 1966, guidò il colpo di stato che lo portò alla poltrona di primo ministro in Burundi.

Francisco Macías Nguema, primo presidente della Guinea Equatoriale era un cleptocrate paranoico, teneva la gran parte delle ricchezze del paese in valigie sotto al letto.

Teodoro Obiang, dittatore della Guinea Equatoriale.

Theodore Sindikubwabo, ha poca responsabilità personale nel genocidio del Ruanda, l’ex pediatra era però la testa ufficiale di un governo che perpetrò lo sterminio di circa 800.000 persone.

Isaias Afwerki, realizzò una delle dittature più atroci in Eritrea.

Yahya Jammeh, presidente del Gambia costituì uno degli stati più oppressivi sulla terra.

Siad Barre, dittatore militare socialista della Somalia.

Dos Santos, fu alla guida dell’Angola per 38 anni.

Circa due terzi degli Stati africani sono stati guidati da presidenti che governano in modo autocratico per più di due, tre decenni. Dal Ciad al Congo, passando per Gabon, fino in Africa australe, sino all’ultima monarchia assoluta e tiranna di re Mswati III di Swaziland.

Saddam Hussein in Iraq e Muʿammar Gheddafi in Libia, sono i più conosciuti in Italia... Lascio perdere tutti i dittatori del Sud America, dell'Indocina e del medio oriente per non fare una semplice lista di nomi.

(Dopo aver letto tre o quattro articoli sui dittatori africani e sul colonialismo, ho ritenuto interessante riassumerli in un editoriale)


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