Campione del mondo

È ’ un po’ che non ci sentiamo (a parte qualche boiata sparsa qua e là sul sito..) ed avevo voglia di scrivere.

Avevo pensato ad una recensione, una recensione sull’ultimo dei Coldplay…

Un mio “collega” qui su debaser lo ha letteralmente distrutto ed ha ottenuto l’effetto opposto.

Lo ho cercato, lo ho ascoltato, e, alla fine, dopo un po’ di ascolti, mi è piaciuto un bel po’, anzi molto.

Specialmente una canzone.

Uno dei miei generi preferiti di canzoni sono quelle che io definisco “tristallegre”, canzoni apparentemente giocose e spensierate ma dal retrogusto malinconico. Questa dei Coldplay è un bell’esempio del genere.

Un ottimo pezzo in cui la band britannica è riuscita ad omaggiare Scott Hutchison, aka Owl John, leader della band scozzese Frightened Rabbit, morto suicida nel 2018, trasformando un suo pezzo (“Los Angeles, be kind”) in qualcosa di molto simile a “Bitter Sweet Symphony” dei The Verve.

Ascoltare per credere.

Qualche giorno fa la figlia di un’amica di famiglia, coetanea di mia figlia, diciannove anni, sua compagna di scuola per un anno della materna, è venuta a mancare (che brutta perifrasi, ma si usa così).

Un linfoma polmonare, fulminante (nella mia città si usa così).

Un mese fa, direttamente dall’ospedale presso cui era in cura, aveva scritto su fb un post raggelante e pieno di speranza al tempo stesso.

Lo riporto di seguito (sono sicuro che da dove si trova ora mi darà il suo permesso):

A volte la vita ti mette davanti a situazioni che difficilmente sai come affrontare e per quanto provi sembra sempre che ci sia qualcosa di sbagliato. A volte, però, la vita ti offre quelle che noi chiameremmo sfide, ma che sono in realtà opportunità di dimostrare a noi stessi e a chi non ha voluto credere in noi che nel nostro cuore abbiamo la forza di andare avanti e di continuare a sperare. Sperare che tutto vada meglio, certo, ma anche credere ancora che in un mondo fatto di oscurità e buio ci sia tanta luce, che risplende nella vita delle persone che ci circondano. Che risplende in ogni chiacchierata che si fanno i due signori nella stanza di fianco alla mia, in ogni risata che si sente in giro per il reparto, che risplende attraverso le battute degli infermieri, attraverso il sorriso di un dottore. La luce che risplende in tutti noi e che dovremmo combattere di più per farla vedere, una luce che può portare tanto calore in modo inaspettato. E che si trova anche nelle cose peggiori, anche nel rumore delle macchine, nel suono di una tosse, nel respiro affannoso. Perchè finché c'è speranza c'è luce e finché c'è luce, c'è vita”.

Quando lo ho sentito letto in chiesa, durante il funerale, non sono riuscito a trattenere un nodo che mi esplodeva in gola, mia moglie ed i vicini se ne saranno accorti.

La vita va così.

Nasciamo tutti come Campioni del mondo, ma poi ce ne andiamo via, complici o costretti, senza mai riuscire a ritirare la coppa.


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