Le canzoni dei miei ricordi (1972-2000)

Premessa fondamentale:

Questa mia cosa non vuole essere l'ennesima rivisitazione ed emulazione di "Alla ricerca del tempo perduto" di M. Proust o di "Anima mia" (il programma televisivo) bensì nasce dalla constatazione che la musica ed in particolare l'ascolto di alcune canzoni si è legato per sempre, nella mia memoria, in maniera a volte misteriosa, a singoli episodi della mia vita.

Il mistero nasce dal fatto che a volte nè la canzone nè l’episodio sono in indimenticabili (ci sono stati tanti altri ascolti di quella canzone e ho vissuto altri episodi simili in altre circostanze), e allora forse c’è qualcosa che mi sfugge che mi porta a ricordare quella strana coppia..

Penso che comunque questi episodi, insieme alle canzoni su cui sono scolpiti, siano preziosi perché le vedo un po' come delle pietre miliari, che in se possono anche non avere un particolare valore (in fondo sono solo pietre), ma aiutano ad orientarsi e soprattutto a capire quanta strada si è fatta e come in fondo si è rimasti sempre uguali, apparentemente cambiando.

Ho cercato di elencare le prime che mi venivano in mente (nel periodo in questione per quanto mi riguarda, forse verrà una seconda parte), sarebbe bello che qualcun altro lo facesse, così, per conoscersi meglio, di me penserete, forse, che sono solo un clandestino che si spaccia per capish, o lo sono diventato solo con il corso degli anni :-)...

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Erba di casa mia (marzo 1972):

La prima canzone da adulti che ho davvero adorato, la ascolto registrata, direttamente dalla tv, sul registratore a bobina di mio padre, in stanza di mia sorella.

Non pensarci più (Novembre 1974):

Una domenica sera, il giorno più triste della settimana, sul televisore in bianco e nero a casa di alcuni miei zii.

Kung fu fighting (Giugno 1974), Ramaya (Luglio 1975):

Pura gioia infantile, dimenandosi e stupido come solo un bambino sa essere senza sentirsi tale, in un giorno di vacanza come tanti.

Michelle (Agosto 1976):

Ascoltando questa canzone, la imparavo a suonare sulla mia prima chitarra (una Eko) in un albergo di montagna nella Sila piccola (Calabria). Io e mia sorella abbiamo da poco scoperto i Beatles.

'A canzuncella (Ottobre 1977):

La suonavo alla chitarra a casa di un mio amico vicino di casa, sto affrontando i barrè. La madre aveva preparato il riso allo zafferano, un colore giallognolo, disgusto totale.

Dimentica Dimentica (agosto 1977):

Sempre in quel villaggio di montagna, la sento al juke box e mi prende un magone terribile, sempre colpa delle vacanze che stanno finendo...

I’ll write a song for you (maggio 1978):

Di ritorno, di notte fonda, da una gita delle medie. La radio sul pullman la trasmette. Indimenticabile atmosfera.

How Deep is your love (dicembre 1979):

Ad una festa di compleanno, la mia compagna di classe del ginnasio per cui mi sono preso una grande cotta mi invita a ballare apostrofandomi “il più carino della classe” (vabbè, c'era sotto anche un gioco di parole..) ed io timido come un koala rifiuto..

Stella di mare (agosto 1979):

Ne ho già parlato.

Feste di piazza (agosto 1980):

Sono un fan scatenato di Bennato. Provo a suonarla e a cantarla, munito di chitarra e armonica a bocca (il supporto per tenerla davanti alla bocca fatto da me con un filo di ferro abbastanza robusto...), davanti a un pubblico di amici, nella loro casa al mare. Un po’ per sfottermi mi chiamano Benny..

Fifth of firth (ottobre 1983):

Nel salone di casa dei miei, ho scoperto da poco i Genesis grazie a un collega universitario, le mega-casse Sansui sul mobile di pregio del salone (mia madre si lamenta della cosa...) suonano a tutto volume.

Sinfonia n.5 di L.V. Beethoven - Primo movimento (Giugno 1985):

E' da poco successa la brutta storia dell'Heysel. Ho appesi in camera mia articoli di giornale pieni di odio per il Liverpool e per i suoi tifosi, e per tutti gli inglesi. Affianco un immagine, tratta da una edizione in vinile della sinfonia, di H.V. Karajan che la dirige, in posa maestosa.

I just called to say I love you (Febbraio 1986):

Il primo ballo con mia moglie, in un posto non eccessivamente magico, appena conosciuta.

Amori in corso (Marzo 1986):

A casa di mia moglie, su una poltrona, una in braccio all'altro. Su un piccolo stereo gira l'album che le ho regalato da pochi giorni.

Alta marea, Mare mare (Luglio/Agosto 1992)

Una sbandata per una collega, la classica “bottiglia che ti ubriaca senza averla mai bevuta”. In macchina, in fuga verso il mare, da solo.

Non sparare (Ottobre 1992):

Icaro è un grande album, Renato Zero è una passione della mia ragazza, momentaneamente ex, ascolto questa canzone, sono particolarmente stupido, ingenuo e sensibile, si vede dagli occhi. In macchina senza una meta, da solo.

La lambada, Guantanamera (Giugno 1995):

In viaggio di nozze a Cuba. In piscina, di giorno, e la sera, il ballo nazionale cubano.

Il ballo di S. Vito (Agosto 1997):

Sulla spiaggia, bagno di mezzanotte. Pura gioia infantile, canto a squarciagola, dimenandomi e stupido come non solo un bambino sa essere senza sentirsi tale...

Another lonely day (Giugno 2000):

Comprato l'album il giorno prima della nascita di mia figlia. Lo ascolto, da solo in casa, alle cinque di mattina, da mezzogiorno saremo in tre.


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