Disfunzioni Musicali
La distruzione sistematica dei valori che sempre più ci travolge passa anche dalla chiusura dei negozi di dischi. Le fonti e i luoghi di aggregazione senza fini di lucro (specialmente psichico) devono essere eliminate per espandere a tappeto un controllo totale del "consumatore".
Tutte quelle situazioni accomunanti che creavano incontri, discussioni, confronti sono ormai bandite. Il grande inganno della tecnologia come evoluzione dell'essere umano è stata implementata, la ciliegina sulla torta sarà il microchip.
La peste ha contagiato tutti e tutti sono "felici" di essere assistiti financo nell'atto dell'andare di corpo. Non si è capito che quel buco serve solo per evacuare e non per "accogliere", ma usando quell'entrata le agevolazioni ce lo mettono letteralmente nel culo.
Chi è nato già "tecnologico" non immagina le sensazioni da essere umano che si potevano avere quando quei sabati pomeriggio "si partiva alla caccia", con due soldi in saccoccia ma pronti a tutto.
Sostanzialmente era il viaggio l'essenza di tutto. Arrivati poi al negozio non importava se compravi qualcosa, se avevi i soldi, se non trovavi quello che avevi in mente di prendere, ormai eri lì, inattaccabile, eri arrivato, ce l'avevi fatta... Eri nella tua isola e spaziavi libero senza catene, eri in compagnia nella tua solitudine.
Tra il nuovo e l'usato ti sbizzarrivi nella tua assenza, non c'erano più confronti, il senso di unità ti apparteneva e ti sentivi bene lì dove c'era posto per tutti, dove tutti erano nella stessa barca, dove tutti tifavano una sola squadra.
E non mi si dia del patetico, qui non ci si piange addosso, sto solo constatando una cosa: eravamo felici!
Un utente nel 2007 su un blog sintetizza l'inevitabile, ma attenzione, i nuovi giovani transumanesizzati non butteranno solo i CD dei padri...
Argonath scriveva: "Disfunzioni... che bei tempi... c'annavo du' vorte a settimana tra er '90 - '92 a sbavà sui ciddì che numme potevo comprà; già manco quelli... vicino all'università c'era un negozzietto andove i ciddì se potevano affittà e io meli scopiazzavo su musicassetta.... poi ho fatto i sordi e mò sò pieno de ciddì che le mie figlie tra 15 anni butteranno ar cesso...
Ammazza che traggedia."