Ma di cosa stiamo parlando? Diamo i numeri?
Un mio post del 12 novembre 2025 sul web riportava quanto segue:
Nel 32° giorno dell'aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, un mese e più di blocco, bombardamenti continui e massacri continui contro i civili palestinesi.
- 7 novembre 2023 -
Le informazioni sono fornite dal Ministero della Salute palestinese, l'Ufficio informazioni governativo e l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari UN.OCHA, e sono aggiornate al 07/11/2023 alle ore 18:00.
Le persone uccise sono 10.328:
4.800 bambini,
2.550 donne
e 596 anziani,
le persone uccise che non sono state ancora identificate sono 995,
tra cui almeno 248 bambini,
il 70% delle persone uccise sono bambini e donne.
I feriti sono 24.808:
5.960 donne
8.067 uomini.
1.031 sono i massacri commessi dall'esercito israeliano direttamente contro le famiglie palestinesi.
42 bambini sono in terapia intensiva.
Sotto le macerie delle case bombardate risultano dispersi 2.660 cittadini,
tra cui almeno 1.270 bambini.
1.500.000 sono gli sfollati in vari governatorati della Striscia di Gaza, ovvero il 70% della popolazione della Striscia di Gaza.
493.000 donne e ragazze sono state sfollate dalle loro case.
710.275 sono accampati nelle scuole dell'UNRWA,
109.755 in altre scuole,
122.000 nelle chiese e negli ospedali,
557.970 ospiti di famiglie e distribuiti in altri luoghi.
Servizi medici:
Colpiti 120 strutture sanitarie,
18 ospedali
e 32 centri sanitari hanno interrotto il servizio,
40 autoambulanze distrutte,
192 operatori sanitari sono stati uccisi dall'esercito israeliano,
18 volontari della protezione civile sono stati presi di mira
e l'unico ospedale oncologico nella Striscia di Gaza ha smesso di operare dopo essere stato preso di mira dall'esercito israeliano.
Elettricità e comunicazioni:
Interruzione completa delle forniture elettriche alla Striscia di Gaza dall'11 ottobre 2023.
L'83% delle linee telefoniche nella Striscia di Gaza sono fuori uso.
Il 50% delle principali linee Internet non funziona a causa di danni alle infrastrutture e carenza di carburante.
Il 54% dei siti web sono inattivi.
Attività scolastica:
2.510 studenti di diversi livelli di istruzione sono stati uccisi dall'inizio dell'aggressione.
246 scuole sono state bombardate, comprese 60 scuole fuori servizio nella Striscia di Gaza.
625.000 studenti sono senza accesso all'istruzione o ad un luogo sicuro dal 7 ottobre 2023.
Mezzi di sostentamento:
Le attuali scorte di beni di prima necessità sono sufficienti solo per cinque giorni.
Solo 5 panifici su 24 panifici convenzionati con il Programma Alimentare Mondiale sono operativi e forniscono pane ai cittadini.
La mancanza di carburante minaccia di fermare tutto questo in qualsiasi momento.
11 panifici nella Striscia di Gaza sono stati bombardati dall'esercito israeliano.
L'unico mulino funzionante a Gaza non è in grado di macinare il grano a causa della mancanza di elettricità e carburante.
La distribuzione di qualsiasi tipo di aiuto alimentare agli sfollati nel Nord di Gaza è stata interrotta, in seguito all'intensificarsi delle operazioni di terra da parte dell'esercito israeliano.
Acqua e servizi igienico-sanitari:
Centinaia di migliaia di residenti nella Striscia di Gaza si trovano ad affrontare gravi carenze idriche, il che fa temere la siccità e le malattie trasmesse dall'acqua a causa del consumo di acqua da fonti non sicure.
C"è un'interruzione completa della fornitura nelle reti di distribuzione dell'acqua.
65 le stazioni di pompaggio delle acque reflue si sono fermate, aumentando il rischio di straripamenti di liquami.
60 pozzi d'acqua hanno smesso di funzionare a causa di un'interruzione del carburante.
La quota media pro capite di acqua potabile e per tutti gli usi è scesa a soli 3 litri al giorno.
Distruzione di case e strutture:
25.000 tonnellate di esplosivo sono state sganciate sulla Striscia di Gaza, l'equivalente di due bombe nucleari.
52 moschee sono state completamente distrutte e 3 chiese gravemente danneggiate.
200.000 unità abitative sono state danneggiate dall'aggressione israeliana.
88 sedi governative e decine di strutture pubbliche e di servizio sono state completamente distrutte.
8.000 edifici residenziali sono stati completamente distrutti e inabitabili.
Questo succedeva il 7 novembre 2023 e dei successivi numeri letti sui giornali finora ho perso il conto oramai ma stanno scritti nero su bianco per sempre.
La Palestina ed i palestinesi devono tornare liberi subito ed Israele deve smettere i suoi crimini che durano da quasi 80 anni!