Zapping ovvero il bisogno di una nuova rivoluzione sessuale

Quanti di voi guardano un film porno dall'inizio alla fine?

Va bene. Facciamo che guardare un film di un'ora oppure un'ora e mezza di questo tipo e data la finalità, si suppone che per ragioni fisiologiche l'interesse primario vada scemando dopo quello che possiamo definire l'happening. Il momento decisivo.

Cioè magari a 13-14 anni te lo guardi pure cinque volte di fila. Ma quello è normale.

Io sto parlando di altro.

Effettivamente mi rendo conto ora che questa mia introduzione potrebbe essere o comunque apparire nei contenuti rivolta a un pubblico esclusivamente maschile. Ma chiaramente non è così.

Diciamo che per ragioni facciamo 'strutturali' mi viene più facili rivolgermi alle mie determinate e specifiche procedure operative. Ma va detto che pure al riguardo e senza distinzione di sesso, ciascuno ha le sue preferenze.

Mi sono tuttavia reso conto che da questo punto di vista le cose hanno subito un cambiamento.

Una prima obiezione a questa osservazione potrebbe essere: 'Chiaro che ci sia stato un cambiamento. Sei invecchiato.'

Che significa che non mi tira più come una volta probabilmente.

Ma non vorrei parlare di questo. A parte che questa argomentazione potrebbe anche essere discussa, ma non è questo il punto.

Sapete come funzionano i siti di pornografia in streaming?

La risposta è sì.

Adesso cambio la domanda che ho fatto all'inizio: quanti di voi si masturbano in maniera diciamo 'regolare' scegliendo senza perdere tempo un determina filmato e guardando sempre questo senza 'cambiare canale' dall'inizio alla fine?

Per 'fine' in questo caso possiamo anche benissimo intendere il raggiungimento dell'orgasmo. Del resto i film porno non hanno bisogno di nessuna fase emozionale e dopo essersi soddisfatti ci si può benissimo dedicare ad altro senza nessun coinvolgimento emotivo.

Voglio dire che quando di parla di porno-dipendenza secondo me si pensa quasi sempre a fenomeni estremi. O si pensa che questo sia necessariamente lo stesso della dipendenza dal sesso (a proposito, se non lo avete fatto, guardatevi 'Shame' e convincetevi che Michael Fassbender sia effettivamente il più bravo attore in circolazione).

Una questione di libidine.

Ma non è solo così.

Poiché non ho nessun pudore spiego io come uso questi siti di pornografia online quando le mie esigenze lo richiedono.

Accedo al sito in questione e comincio ad aprire dieci, venti pagine e ciascuna con un filmato diverso. Quello che voglio dire è che mi trovo davanti a una offerta così vasta che la mia testa dimentica quale sia la ragione principale per cui io voglia adoperare quel servizio (cioè semplice godimento) e viene bombardata da una serie di immagini che hanno chiaramente e in quella situazione mia emotiva specifica una presa particolare.

Naturalmente mentre fai tutto questo ti masturbi, si suppone, dato che non sei un semplice documentarista ma un normalissimo soggetto con la necessità di soddisfare un suo bisogno.

Ma è una masturbazione convulsiva e che ti comporta uno stato di stress e di alterazione emotiva che non ha nulla a che fare con il sesso.

Potrei persino definirla ansia.

Chiaramente mentre ti masturbi non smetti mai di passare da un filmato all'altro, sei bombardato da sempre nuove immagini, continui a cambiare e aprire nuove schede compulsivamente e ci continuamente finché alla fine inevitabile raggiungi comunque l'orgasmo.

Sensazioni post-coito: secondo me soddisfazione poca. Molto stress. Ti manca quella sensazione di leggerezza e di scarico di tensione che contraddistingue o dovrebbe contraddistinguere questa fase specifica del nostro ritmo biologico.

I siti di pornografia in streaming, ben vengano, sono stati una vera rivoluzione e il loro successo inevitabile, ma funzionano esattamente come l'assunzione di sostanze che alterano il tuo organismo come del resto tutto quello che può e viene usato in maniera sregolata e compulsiva. Ma questi siti sono specificamente nati a questo scopo.

Non voglio certo parlare di teorie del complotto oppure essere un moralista e dire 'Basta pornografia!' oppure ancora ergermi dall'alto di una formazione storica e critica come in vecchio 'barbuto' e dire che la pornografia è 'oppio dei popoli'. Ma sapete a volte quando accedo a uno di questi siti come mi sento? Come se mi 'schizzassero' in faccia decine e decine di messaggi spam e io fossi vittima di una gang bang a cui sono stato invitato a partecipare come 'ospite d'onore' attratto con l'inganno.

Penso che si sia parlato molto negli anni, a partire dagli anni sessanta, di sesso e autonomia, autodeterminazione e consapevolezza. In particolare una volta lo facevano le donne (oggi non lo so, ho avuto poche donne, ma ne ho conosciute tante e non ci capisco molto) perché chiaramente tutto questo aveva a che fare con il processo di emancipazione.

Ma davanti a una cosa di questo tipo, a parte la componente legata allo stress e alle dipendenze (comprovata da studi diversi e qualche volta attendibili, qualche volta no), possiamo parlare veramente di consapevolezza?

Io dico che ci vuole una nuova rivoluzione sessuale con dei metodi e delle finalità proposte diverse per forza da quelle che abbiamo considerato fino ad oggi.

La parità dei sessi, il rispetto per la donna sono temi che dovrebbero essere trascendentali: sono regole di rispetto e di civiltà. Qualche cosa di basico come il rispetto della dignità dell'essere umano.

Non sto dicendo che non se ne debba parlare: la società in cui viviamo è chiaramente ancora arretrata da questo punto di vista.

Ma quarte argomentazioni quanto hanno poi sul piano concreto veramente presa nei rapporti tra le persone di sesso opposto oppure dello stesso sesso.

Quando parli di sesso sembra sempre che stai parlando di sport. Parli di prestazioni, competizioni. È una gara. Ma non c'è un premio a chi arriva primo. Mentre gli ultimi oppure le ultime restano perplessi o in determinati casi frustrati da una sensazione di incapacità di fondo.

Allora forse non è solo la pornografia in streaming che è stressante. Quella è una conseguenza e come quando ti fai perché la tua vita è una merda. Io dico che l'equazione seghe=solitudine oppure per esempio 'sfiga' non regge. Badate bene: non lo dico per 'difendermi'. Se mi dite che sono solo e/oppure uno sfigato dico 'Va bene.'

Chi se ne frega.

Quello che mi interessa è capire in che razza di mondo viviamo, creare una collettività sana e basata sul libero confronto, voglio capire se aprire una sola scheda per volta del proprio browser sia un passaggio che tutti insieme come società possiamo riuscire a fare oppure no.


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