La rassegna 'Buzzin' Sound' ovvero #buzz vi propone questo sabato un disco veramente speciale e di un autore sicuramente celebre e di spessore internazionale riconosciuto. Grazie sempre ad @[ALFAMA] per guidarci con meno in queste nuove dimensioni sonore.

David Shea - Rituals (2014).

Negli stessi giorni in cui Brian Eno registra un disco in collaborazione con il giovane pianista Tom Rogerson ('Finding Shore', Dead Oceans) vi accompagno - letteralmente - l'ascolto con il disco di questo compositore e pianista allievo di Morton Feldman e a lungo collaboratore di John Zorn. Il disco si intitola 'Rituals' (Room40) ed è uscito nel settembre 2014. Composto e registrato a Melbourne nel corso di cinque anni durante la sua permanenza in Australia, il disco affronta un vero e proprio viaggio nella musica rituale tradizionale incentrandosi su riti religiosi antichi come quelli del culto buddhista e taoista. Le composizioni, improntate a un certo minimalismo, mirano a immergere praticamente l'autore all'interno delle esperienze sonore secondo concetti espressi nel campo della cinematica combinati al suono e secondo i quali sarebbero proprio le onde generate dai diversi tipi di suoni a definire le geometrie del movimento e il moto dei corpi. Un lavoro di musica neoclassica minimale e dai caratteri fortemente evocativi e che con stile e eleganza non manca di una certa forza espressiva che attiri l'ascoltatore in uno stato di contemplazione e pace meditativa.

David Shea - Ritual 32
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