Purtroppo la rassegna #zot2016 si conclude senza fuochi d'artificio e con un disco che mi è stato suggerito, ma che mi ha francamente deluso, tanto che ho fatto quasi fatica ad ascoltarlo. La vita va così.

Wolf People - Ruins (Jagjaguwar Records/Goodfellas, November 11, 2016)

Anche l'ultimo disco dei Wolf People (Jack Sharp, Joe Hollick, Dan Davies, Tom Watt), uscito lo scorso 11 novembre 2016 su Jagjaguwar/Goodfellas si ispira come altri dei dischi usciti in questi ultimi due anni nel panorama alternative del Regno Unito a questioni di natura politica e sociale. In 'Ruins' il tema concettuale dominante in una ambientazione in un Inghilterra definita come una nazione imbastardita e dove gli spazi sono stati venduti e pavimentati, illuminati al neon, è quello di una natura che rivendica il suo spazio a dispetto delle persone e restituendo in questo modo il mondo al suo antico splendore. Per la verità il tema sembra avere attinenza e riferimenti anche a quello che è il mondo musicale perché questo disco registrato tra il Devon, l'Isola di WIght e Londra, si configura anche come un manifesto contro la musica pop contemporanea (in particolare il brit-pop e l'hip-hop, che avrebbero sostituito saccheggi, catene e scrofolosi) da combattere a tutti i costi con una certa passione e referenza nei confronti della musica degli anni settanta e in particolare il rock acido di gruppi classici della tradizione rock anglosassone, Deep Purle, Jetrho Tull, Black Sabbath. Il disco effettivamente riesce nel suo intento sfumando qua e là il suono con accenni di stoner psych che possono ricordare gli Arbouretum più 'istituzionali' e alcune influenze dalla psichedelia nordica. Ma il contenuto nel suo complesso ci appare completamente fuori dal tempo e sono abituato a guardare al tempo presente oppure in avanti per risolvere i 'problemi' che mi circondano, di sicuro non a partecipare a questi revival dove peraltro anche i modelli originali non mi hanno mai interessato. Mi viene in mente che in generale le varie proposte della Jagjaguwar mi deludono più o meno sempre. Lasciate perdere questo disco comunque adesso e entrate con nuovo vigore nel nuovo anno 2018. Peccato perché ha una copertina veramente molto bella.

Wolf People - Ninth Night (Official Video)
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