Ci troviamo al cospetto di un'opera monumentale e che è ispirata a uno dei temi più drammatici e più trattati in ogni campo delle arti negli ultimi cento anni: l'affondamento del Titanic. Un'opera neo-classica e d'avanguardia realizzata da un grande compositore e da una serie di collaboratori di eccellenza e che entra a merito titolo in questa rassegna #buzz dove @ALFAMA copre un'altra delle mie lacune vergognose.

Gavin Bryars - The Sinking of the Titanic (Obscure, Island, 1975)

Gavin Bryars Ensemble - The Sinking of the Titanic (Les Disques du Crepuscole, 1990)

Opera minimalista del compositore britannico Gavin Bryars ispirata all'affondamento del traslatlantico Titanic nel 1912. Composta tra il 1969 e il 1972, l'opera è oggi considerata un classico per quello che riguarda le composizioni minimaliste e ambient in Gran Bretagna e un punto di riferimento per molti artisti. Prodotta da Brian Eno, l'opera fu pubblicata su Obscure e Island Records nel 1975 e vedeva come collaboratori e musicisti, tra gli altri, i compositori Michael Nyman, Kate St. John, Steve Beresford. Formata da due lunghe composizioni ("The Sinking of The Titanic" e "Jesus' Blood Never Failed Me Yet") il disco è una vera e propria opera di musica neo-classica dal forte impatto emotivo e carica di suggestioni che rimandano a un immaginario drammatico e allo stesso tempo di forte quiete, come se la fine di quello che all'epoca era considerato il massimo prodotto della tecnologia fosse una specie di apocalisse: qualcuno aveva spento la luce e quando questa era stata riaccesa, dopo non c'era più nulla ma solo le onde del mare che avevano coperto tutto quello che era stato in passato.

Ho ascoltato anche la riproposizione dell'opera nella versione registrata tra il 13 e il 14 aprile 1990 al Printemps du Bourges festival in Belgio e pubblicata dall'etichetta Les Disques du Crepuscole. In quella occasione l'opera fu rielaborata inserendo anche nel sottofondo frammenti di interviste ai sopravvissuti e i codici del segnale morse, rumori di collisioni della nave contro l'iceberg. La cosa curiosa è che la registrazione fu effettuata con due orchestre composte intereamente da bambini. Il risultato finale è comunque suggestivo e molto più tradizionale rispetto all'opera originaria, che in qualche maniera, nelle vibrazioni del suono e le alterazioni create dalle performance dei musicisti, gli interventi vocali, ricreava prima atmosfere più brutali e soffocanti e successivamente il rumore delle onde che dolcemente spazzava via tutto e riportava una ideale quiete dopo la tempesta.

In definitiva direi che la versione originale è un fondamentale e decisamente più bella di questa revisione, comunque interessante perché minimalista e di sicuro impatto emotivo, ma meno ingegnosa della versione originale che del resto fu un lavoro studiato e congegnato e lavorato in ogni suo dettaglio e con musicisti straordinari.

Gavin Bryars - The Sinking Of The Titanic (1975, Obscure)
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