12°: NOVE
E così anche Ivan finì nel vortice della musica anni 80, con le sue tastiere pop e la voglia di spassarsela senza pensieri per la testa. E Nove è il disco che testimonia l'inizio del periodo più pop del nostro. Un album che ha il grande pregio di trasmettere attraverso i pezzi ciò che Ivan provava allora, ovvero la voglia di esprimersi a cuore aperto, dicendo semplicemente quello che voleva dire; ma nonostante questo rimane un album troppo standardizzato per piacere alle masse di quegli anni, con dei pezzi che pur mantenendo la matrice di Ivan suonano troppo commerciali(Minù Minù, Gangsters) quando non terribilmente piacioni (Limiti è forse l'esempio più lampante, un testo banale con tante buone intenzioni). Per carità, ci sono anche dei bei pezzi arrangiati e scritti con cura, si potrebbe citare per esempio la folle storia di Io che c'entro o le questione amorose di Blouson noir, per non parlare poi della finale Lucetta fra le stelle, in cui Ivan riesce a mantenere la sua originalità pur essendo commerciale. Non si parla di certo di un brutto album, solo di un album composto apposta per piacere alle masse, un po' per obbligo un po' per sfida

La gemma: Lucetta Fra Le Stelle
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