4.Ballate per uomini e bestie
Strano che un artista arrivato oltre i 50 abbia ancora molto dello smalto che aveva anni fa. In Ballate per uomini si può trovare un fil rouge interessante che lega tutti i pezzi tra di loro: l'uomo che pian piano sta diventando un animale e gli animali che stanno prendendo caratteri degli esseri umani. Si viaggia nel tempo, l'Uro scala le montagne, Il povero Cristo si dissocia dalla condizione moderna dell'uomo, il porco lascia il suo testamento all'umanità, la morte si palesa in una danza e nel carcere di Reading si mette in mostra, la natura e la sua perfetta letizia si distrugge, i mannari e le giraffe di Imola vengono abbattutti; il tutto mentre circola la meravigliosa peste virale, incontrollabile entità che non conosce più limiti. In questo disco si mischiano il cantautorato classico (Il povero Cristo, Perfetta letizia), la musica da banda (I musicanti di Brema), l'elettronica (La peste) e il folk (Il testamento del porco, Le loup garou) che si avvicina pericolosamente al mischione di generi che ha caratterizzato Ovunque proteggi. Per chiudere, Ballate per uomini e bestie è un album necessario, perchè descrive i tempi moderni con uno sguardo al passato e uno al futuro. Così come la lumaca: rallentare il tempo e godersi la scia
Voto pignolo: 9+
La gemma: Il povero Cristo
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