Vulisseve pruvà quaccos'e nuovo?
Un giro (per forza di cose non esaustivo) nello straordinario patrimonio musicale napoletano.
10 Marcia delle Truppe Sanfediste Tarantelle alla napoletana par Marco Beasley et Accordone
«Il vostro Claudio è fuggito, Messalina trema»… Era obbligato il popolo a saper la storia romana per conoscere la sua felicità?" (V. Cuoco)
A Napoli, nel Museo di San Martino c'è un quadro che raffigura l'ammiraglio Caracciolo impiccato all'albero maestro della nave di Nelson. Mio padre mi ci portava spesso e cercava di raccontarmi della Repubblica Napoletana e dei sanfedisti, della Pimentel Fonseca e dei francesi che cannoneggiarono alle spalle quel popolo che erano venuti a liberare.
Io non capivo niente e ricordo a malapena quelle sue storie.
Le ho imparate dopo quelle cose, e anche le parole di Vincenzo Cuoco che spiegava che una rivoluzione di popolo si fa "con" il popolo e non contro di esso.
Il 13 giugno del 1799 il Cardinale Ruffo alla testa della sua Armata della Santa Fede in Nostro Signore Gesù Cristo (i Sanfedisti) entrava in Napoli, mettendo fine alla vicenda repubblicana e dando inizio alla sanguinosa repressione.
Il tutto con l'acclamazione popolare.
"La marcia delle Truppe Sanfediste" è il più famoso canto antigiacobino partorito in quei giorni; canto famosissimo di cui si trovano innumerevoli versioni (non manca, al solito, anche quella della NCCP).
Io vi propongo questa di Marco Beasley ed Accordone che è la mia preferita. Beasley e gli Accordone sono straordinari interpreti di Musica Barocca, studiosi del "recitar cantando" e del barocco napoletano ed europeo, autori di magnifici spettacoli. Se ne avete voglia procuratevi il loro "Storie di Napoli" che - vi assicuro - è un disco bellissimo; uno dei segreti meglio nascosti di un patrimonio musicale sotterrato sotto il solito cumulo di musicaccia inutile.
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